Fonte: Il Fatto quotidiano
Furto aggravato ai danni dello Stato e delitto di uccisione di animale senza necessità. È intorno a questi due reati che la procura di Venezia dovrà accertare la condotta di Donald Trump jr, figlio del presidente degli Stati Uniti, a fine gennaio in Italia per sparare alle anatre. Come scoperto da il Fatto Quotidiano, Don – così preferisce farsi chiamare – era ospite nell’azienda faunistico-venatoria di Valle Pierimpiè, a Campagna Lupia, e in un video confezionato dal suo stesso giornale online (e mai pubblicato), è immortalato mentre prima spara agli acquatici e successivamente, ancora infilato nella classica botte per la caccia d’appostamento, ha di fronte a sé una casarca morta. Vale a dire: una specie rigorosamente protetta sia per la legislazione europea sia per quella italiana. E, dunque, non cacciabile. Così i magistrati veneziani dovranno accertare se Trump jr è l’autore dell’uccisione della casarca e se, dunque, ha commesso un atto di bracconaggio. Va specificato, in ogni caso, che il reato si configura non solo con l’uccisione, ma anche se il soggetto porta via l’animale e poi lo detiene (articolo 727 bis del Codice penale). L’inchiesta dovrà accertare anche se siano state rispettate tutte le norme sulla caccia. Per uno straniero che viene in Italia, in particolare, è necessario essere in possesso di una serie di documenti, tra cui il tesserino di caccia, un attestato consolare e una polizza assicurativa. Da quanto è stato possibile sapere finora, Don Trump stava rispettando tutti i requisiti richiesti dalle autorità italiane.
Non si rassegnano.
RispondiEliminaI sinistroidi le vanno a scovare tutte pur di gettare fango nella nuova amministrazione americana.
Come se i precedenti fossero dei campioni nel rispetto di tutti gli esseri viventi, compresi gli umani.
Non digeriscono che dopo 3 anni di leccamenti agli anglosassoni e l' appoggio incondizionato al cocainomane burattino ucraino con tanto di sovvenzionamenti ( 50 miliardi di euro) , ora , secondo copione , ma non ci possono arrivare , vengono esclusi dai negoziati e rimangono col cerino in mano , considerati , com'è giusto che sia , meno di zero nello scacchiere internazionale
Questo al netto del tifo ( che non faccio ) per uno o per l' altro e degli hobby venatori dei superpotenti che , guarda caso , sfuggono sempre , come ignorati ,alle proteste degli animalisti
Tutti i presidenti americani, democratici o repubblicani, sono sempre andati a caccia di anatre. Perché?
EliminaLa regina Elisabetta, siccome il suo colpo di fucile non aveva ucciso subito un fagiano, lo prese a bastonate in testa con un bastoncino. Era regina del popolo più zoofilo al mondo.
Come si spiega?
Hemingway andò a caccia di anatre nella laguna di Venezia, forse ospite dello stesso latifondista (o di un suo discendente) che oggi ospita Trump junior.
Solo una coincidenza?
Ciò che mi colpisce non è tanto il comportamento dei giudici, che per una volta tanto fanno il loro dovere, quanto l'arroganza implicita nel comportamento degli americani in Italia: tranciano cavi di funivie e vengono promossi (Cermis); pugnalano carabinieri e vengono estradati in America (Mario Cerciello Rega); vengono a caccia in Italia, invitati da nobili servi (sembra un ossimoro ma non lo è) e credono di sparacchiare alle specie protette.
Si può parlare di arroganza?
L' arroganza è nella quotidianità e non ha nazionalità.
EliminaC' è sempre stata
Ricordo quando andavo ancora allo stadio e a Reggio arrivava la Roma , i tifosi romanisti occupavano i posti di tribuna ( quindi non si parla di ragazzotti ultras ) appartenenti ai locali ; arrogantemente sfottevano e non se ne andavano , nemmeno gli steward osavano fare rispettare le regole.
Oppure , più recentemente , l' invasione barbarica di 20mila napoletani radunati da un influencer su tik tok , arrivati con più di 200 pullman e auto private a Roccaraso , in Abruzzo , con pranzo al sacco , rifiuti lasciati ovunque , la disperazione degli esercenti che hanno dovuto chiudere i locali per salvarsi .
Il numero è potenza.
EliminaScatta il meccanismo della tribù, insito nella nostra psiche più profonda.
Sulle dinamiche della tifoseria calcistica fu uno zoologo a scrivere un libro, che può essere annoverato nei manuali di antropologia.
Ben detto Free.
EliminaE' un meccanismo ancestrale, iscritto nei nostri geni, che, secondo me, è responsabile della maggior parte dei guai in cui si dibatte l'umanità.