Scusate se mi scandalizzo!

Lettera aperta a tutti gli omosessuali che mi hanno insultato perché ho osato esprimere il mio disagio nel vedere questa foto. Da quando 15 anni fa mi sono iscritto a Facebook, mi sono passati davanti agli occhi scene e foto che mi hanno provocato parecchio turbamento. Provo ad elencarne le categorie. Quando andava di moda il terrorismo arabo, venivano diffuse le (1) decapitazioni, non solo quelle praticate da arabi, ma anche da altri. I Narcos, per esempio. Per prima cosa si può evidenziare che i social erano usati come strumento propagandistico, giacché, dopo l’undici settembre, l’Occidente, con in testa gli USA, dichiarò guerra al terrorismo, con altri scopi, ovvero per invadere Iraq e Afghanistan e accaparrarsi il petrolio. Ma una volta che gli americani si sono ritirati da quei paesi, anche le scene e le foto di decapitazioni sono magicamente sparite.

Al momento attuale, la questione dell’omosessualità potrebbe, al pari della strumentalizzazione delle decapitazioni, essere usata per altri scopi, che si possono solo ipotizzare. Del resto, il Femminismo nacque negli anni Sessanta per scopi diversi dall’emancipazione delle donne, ovvero per poter tassare le casalinghe mandandole a lavorare, portando però grave nocumento alla famiglia. Sempre c’è bisogno di un pretesto nobile per attuare i più turpi piani dei padroni universali. Con l’omosessualità il pretesto è il riconoscimento e la parità dei diritti con gli eterosessuali, in maniera simile alle istanze delle femministe. Negli ultimi quattro anni, dopo aver creato il famoso virus in laboratorio, e diffuso sul territorio, il pretesto è stato la salute pubblica, mentre i turpi piani nascosti erano l’arricchimento da parte delle industrie farmaceutiche, grazie alle vaccinazioni, e lo sfoltimento dell’umanità, quest’ultimo tuttora in atto.

Altri argomenti di scandalo che trovo sui social o, se vogliamo usare un termine di moda, altre pietre d’inciampo, per me sono le scene e le foto di (2) abusi sugli animali, sia di tipo ludico, come la caccia, sia di tipo culinario. In quest’ultimo caso, tali scene e foto vengono soprattutto dalla Cina, i cui abitanti hanno una mentalità “aliena” rispetto alla nostra, scene di macellazione di cani che creano molto turbamento in noi occidentali. Per non parlare di insetti e altri animali minori, mangiati vivi in diretta. Da chi sono imposte tali scene? Qual è il loro scopo educativo, se ne hanno uno? Non dovrebbero essere vietate in Occidente? Quest’ultima opzione non è praticabile perché il web è libero e nessuno lo può imbrigliare. Eppure, tutti i social hanno i loro gestori, con qualche differenza. Per esempio, su Facebook la censura si fa sentire, mentre Twitter, ora X, è più disinvolto, da questo punto di vista. Degli altri social non so perché non li frequento.

E ancora! Scene e foto, più le prime che le seconde, sono per me materia di scandalo quelle in cui si vedono (3) anziani schiaffeggiati da infermieri nelle case di riposo o (4) bambini maltrattati da genitori snaturati. Soprattutto in quest’ultimo caso le reazioni degli utenti sono di estremo scandalo, con la rabbia che fluisce di getto in grande abbondanza. Se è risaputo che rabbia e odio provocano un abbassamento delle difese immunitarie in chi li sperimenta, perché i gestori dei social non prendono provvedimenti? Aspettano che i video in oggetto vengano segnalati? E’ possibile che non siano a conoscenza della loro nocività? Si può ipotizzare che tali gestori ne siano a conoscenza, ma le lascino passare di proposito, perché esiste a livello mondiale lo scopo d’indebolire la salute della popolazione, per far sì che, ammalandosi, le persone comprino sempre più medicine, a beneficio di BigPharma. E dunque, anche le industrie del farmaco hanno le mani in pasta nei social, come la CIA l’aveva quando c’era da combattere il terrorismo, da essa stessa creato.

E per quanto riguarda le scene e le foto come quella di Cecchi Paone e del suo compagno Antolini, quale sarebbe lo scopo nel mostrare un comportamento erotico? Perché, e da chi, è stata fatta partire un’operazione di normalizzazione dell’omosessualità? Non si tratterà forse di una “finestra di Overton”, spalancata nella mente della gente?

Come ebbe a dire Woody Allen, “Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa”, così, analogamente, io posso dire che non ho niente contro l’atto in sé della copula tra persone dello stesso sesso, atto antichissimo facente parte del bagaglio culturale dell’Occidente, messo in discussione dall’arrivo del cristianesimo, ma mi spaventa il suo fan club. E’ dagli amici di Daniele Servodio che ho avuto i peggiori insulti, mentre lui, che ha pubblicato la foto in questione, si è limitato a chiamarmi “Nonno brontolone”, “Matusa” e “professore di ‘sta minghia”. Perciò, per questa sua simpatica e ingenua benevolenza nei miei confronti, continuo a ritenerlo un bravo ragazzo, benché io sia stato quasi sul punto di bannarlo dalle mie amicizie. Sempre per Amore, cioè, nel mio caso, per amor proprio.

La giustificazione principale che viene addotta per dare un motivo valido alla pubblicazione della foto balneare dei due omosessuali, è che l’Amore è sempre sacro e santo, sotto qualsiasi forma si manifesti, tranne nel caso di Amore per gli animali. E poi, non deve essere discriminato e vince su tutto. A questo punto però è doveroso convenire che con il termine Amore s’intendono cose assai diverse. Per i greci si chiamava “Eros” e lo si distingueva dalla “Philia”, intesa come amicizia. Ma in seguito, con l’invasione da est della religione di San Paolo, fu introdotto anche il concetto di “Agape”, in italiano tradotto come Carità. Agape è un sentimento eminentemente religioso, trattandosi dell’Amore dell’Uomo per Dio e dell’Amore di Dio per le sue creature. Nel caso di Cecchi Paone, stimabile ex divulgatore scientifico, poi passato al mondo del Gossip, di cosa si deve parlare? Non di amore religioso, non di amicizia, ma di Amore erotico, non avulso dai sentimenti. La differenza con quello delle coppie eterosessuali è che non è atto alla riproduzione. In tal caso, volerlo equiparare a quello etero è un controsenso, perché la Natura è implacabile. Pertanto, le istanze degli omosessuali sono di natura giuridica. La parità richiesta riguarda i codici e il Diritto, come per esempio il matrimonio, i figli adottati, l’eredità e le pensioni di reversibilità. Forse c’è dell’altro, ma io non so.

L’obiezione che gli eterosessuali contrappongono alle richieste degli omosessuali si riducono a una principalmente: vivete le vostre vite, seguite i vostri impulsi, portate avanti le vostre battaglie, per certi aspetti condivisibili, ma fatelo con discrezione. Non in modo esibizionistico. Non ostentate l’atto concreto con cui siete soliti manifestare Amore. Abbiate rispetto per la sensibilità altrui, tenendo a mente che la libertà dell’uno finisce dove comincia la libertà dell’altro. Per i giapponesi, venire in Italia e vedere un ragazzo e una ragazza che si baciano è fonte di grande turbamento. Per noi di una certa generazione, lo è vedere due persone dello stesso sesso che fanno la stessa cosa in pubblico. Noi siamo i giapponesi di questa situazione, e questo ci fa sentire stranieri in patria, ma siamo vostri connazionali e se ci affibbiate epiteti come Matusa e Vecchi brontoloni, per tacere degli insulti veri e propri, non fate altro che gettare sale sulla ferita, anche perché vecchi lo diventerete anche voi, e scoprirete che, arrivati a una certa età, si desidera solo una cosa: la serenità d’animo. Non guastatela per favore! Portate avanti la vostra lotta, da voi considerata come una battaglia di civiltà, ma fatelo, se possibile, senza danneggiarci. Non siamo vostri nemici!