sabato 30 marzo 2024

Una religione di pecorai ipocriti


Testo di Susanna Tamaro 

Poi, dopo tanta agitazione, sulle campagne scende il silenzio e i pascoli tornano ad essere delle distese brulle in cui i corvi zampettano tra le madri svuotate dal dolore. Intanto gli agnellini, avvolti nel cellophan, sono arrivati nei banconi dei supermercati: interi, a pezzi, o solo la testa, che pare sia una prelibatezza. Non posso non sussultare quando vedo, schiacciati dalla pellicola, quegli occhi opachi e quei dentini che già strappavano la prima erba.

3 commenti:

  1. Una religione sanguinaria, in fondo, la nostra, che trae origine dalle vecchie usanze del passato narrate nei testi antichi, dove il sacrificio era di anime innocenti (bambini).
    Poi si ripiegò sui poveri agnelli.
    Complimenti alla chiesa che perpetua ciò, in the name of love.....
    Zenzero

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    Risposte
    1. In India, quando dovevano riferirsi ai popoli dell'ovest, dicevano: "Il barbaro Occidente".

      Tuttavia, se penso all'induismo come a una religione di pace, mi viene in mente che esso accoglie il Giainismo da una parte, che è la massima espressione della non violenza, ma anche la devozione alla Dea Kalì, le cui celebrazioni sono una vera e propria orgia di sangue animale, specie nel Nepal.

      Il Buddismo, che non è neanche una religione ma una filosofia, poi, non ne parliamo!

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  2. Le religioni monoteiste non includono gli altri animali, come fanno invece le varie religioni e filosofie orientali. E questo è uno dei motivi per cui non ho simpatia per esse. Soprattutto la religione cristiana, più di tutte, i cui accoliti vanno a predicare pace e fraternità e ammazzano creature innocenti, inoffensive; tra l'altro fuori dalla chiesa i bigotti si scannano tra di loro. Per me queste forme di religione sono pura ipocrisia.
    G.

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