Fonte:
Andrea Zanoni
“L'Ue
faccia tutto quello che è in suo potere per fermare il bieco bracconaggio di
uccelli migratori nei cieli del Libano”. Lo chiede con un'interrogazione alla
Commissione europea Andrea Zanoni, eurodeputato PD e vice presidente
dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al
Parlamento europeo. “Prospera in Libano un’intensa e gravissima attività di
bracconaggio, come ampiamente descritto e riassunto in un recente report dai
membri dell'associazione Comittee Against Bird Slaughtery (CABS). Il risultato è
che migliaia di uccelli protetti in Europa, magari anche grazie progetti
finanziati dall'Unione europea, vengono poi sterminati a fucilate in Medio
Oriente”.
Il
Comittee Against Bird Slaughtery, nel quale operano anche volontari
italiani, denuncia lo sterminio di almeno 143 diverse specie di uccelli, tra le
quali le specie a rischio del Capovaccaio (Neophron percnopterus), della
Cicogna bianca (Ciconia ciconia), del Re di quaglie (Crex crex) e molte altre.
Prove dello sterminio sono le stesse foto degli uccelli uccisi pubblicate dai bracconieri su Facebook.
“Lo
Stato del Libano si trova al centro di un’importantissima rotta migratoria per
l’avifauna europea, meta prediletta di transito e svernamento per diversi
milioni di uccelli. Per questo l’attività venatoria nel Paese è stata
formalmente vietata sin dagli anni Novanta, in seguito alle pressioni
esercitate da numerose associazioni internazionali e ad accordi intercorsi in
proposito con l’UE e l'ONU. Più recentemente alcuni progetti internazionali
hanno ribadito la necessità di tutelare questa rotta”, spiega Zanoni. “Nonostante ciò, ogni anno in Libano le doppiette fanno stragi”.
“Per
questo motivo ho chiesto alla Commissione europea di chiarire quali siano gli
accordi vigenti tra Ue e Libano
sulla tutela degli uccelli migratori e caccia, quali iniziative intende
intraprendere per un loro eventuale mancato rispetto e di valutare la
subordinazione di accordi commerciali con il Libano, o altre misure urgenti, al
rispetto da parte di quest’ultimo degli impegni presi a livello internazionale
e comunitario in merito alla lotta al bracconaggio”, conclude l'eurodeputato.
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