domenica 26 gennaio 2014

Ora ci si mette anche l'India

 

INDIA. Nagaland: la bocca di ogni cane è serrata ed i cani sono appesi sul retro di un sovraffollato puzzolente vecchio autobus, mentre viaggiano lungo le strade dissestate verso il mercato di carne di cane di Nagaland, in India, nel caldo indiano opprimente. L’India può anche essere gentile con le vacche, ma la filosofia che i turisti pensano che esista laggiù non si applica ai cani. Già nel 2008, i cittadini interessati e gli amanti degli animali hanno fatto del loro meglio per convincere il Governo dello Stato del Nagaland a fare qualcosa per fermare il contrabbando di cani e il commercio della loro carne. Le autorità non hanno nemmeno preso la briga di rispondere o di fare alcuno sforzo per cambiare la situazione, che non è nemmeno più nascosta alla vista del pubblico. Per loro, che sia  illegale non significa nulla. I cani vengono acquistati, venduti e macellati sotto gli occhi di tutti nei mercati della città, noti anche come bazar. Alcuni stati confinanti hanno bandito completamente la carne di cane. Andando indietro di qualche anno, lo stato di Mizoram è stato costretto a chiudere 22 negozi per fermare la vendita di carne di cane, che era stata dichiarata illegale. 

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