mercoledì 2 aprile 2014

Il grande è come il piccolo e l’alto è come il basso

 
A distanza di trent’anni, l’aiuto che è venuto dalla politica agli animali è stato praticamente nullo. Siamo passati dai Verdi che festeggiavano i successi elettorali, peraltro effimeri, con le grigliate a base di carne, alla timida presa di coscienza da parte di singoli individui appartenenti al gruppo politico che ha sostituito i Verdi, ovvero il Movimento 5 Stelle. Sia per i Verdi originali, che per quelli pentastellati, ci sono delle priorità da portare avanti, in base a quel fenomeno conosciuto come “benaltrismo”, e fra queste priorità non ci sono i diritti civili degli animali. Per i grillini è più importante, e sicuramente più conveniente elettoralmente, occuparsi di rifiuti, energia, trasporti e inquinamento, né più né meno di ciò di cui si occupavano i Verdi. La sensazione, tutte le volte che un animalista propone temi animalisti, è quella della benevola pacca sulla spalla, accompagnata dalla frase: “Ragazzo, spostati e lasciaci lavorare!”. E a nulla serve spiegare loro, siano essi ecologisti politicizzati o grillini ecologisti, che se non c’è un avanzamento etico nella popolazione, problemi come i rifiuti, l’inquinamento e compagnia bella e puzzolente saranno destinati a ripresentarsi all’infinito. Finché non si ottiene l’Uomo Nuovo, conscio del suo ruolo di amministratore amorevole del creato, non si risolverà un bel niente. 


E la centrale a biomasse prevista nel comune di Sedegliano verrà costruita senza se e senza ma, con tutte le sue polveri sottili, perché così vuole la mentalità opportunistica e specista di sindaci, amministratori e imprenditori. Predichiamo bene, come Santa Madre Chiesa ci ha insegnato a fare, e razzoliamo male, gettando metaforico fumo negli occhi della gente, prima di gettargli quello non metaforico.

Non capiscono, perché la loro visione è limitata. O, se lo capiscono, alzano le spalle rassegnati e, come dice il buon Anthony Santelia, qui a sinistra, è meglio puntare a togliere la carne dalle mense scolastiche, piuttosto che proporre un regolamento comunale che vieti le macellerie. Anzi, se io, putacaso, fossi un consigliere comunale grillino e chiedessi che le macellerie venissero chiuse, non otterrei l’approvazione del M5S perché non si tratterebbe di iniziativa sottoposta al vaglio dei sondaggi del Movimento. E, se lo fosse, sarebbe sicuramente bocciata. Io so benissimo che se chiedessi di vietare per legge le macellerie farei ridere i polli, ma, guardando in maniera lungimirante, al di là della nostra storia di singoli e passeggeri omuncoli, lo farei affinché gli storici del futuro siano costretti a registrare una bizzarria del genere, datata 2014, con grande loro stupore per il coraggio intellettuale dimostrato. Non funziona! Non va! Un fuga in avanti troppo azzardata, per un Movimento che punta alle europee, per cambiare l’Italia. Grazie, non funzionava e non andava bene neanche trent’anni fa, per un movimento che puntava al parlamento e ai consigli regionali.

In questi ultimi trent’anni è stata abolita la vivisezione? No. E’ stata vietata la caccia? No. Sono stati vietati gli allevamenti di animali da pelliccia? No. Sono stati vietati i mattatoi? No. Quindi, la politica non serve al vero progresso morale della società e l’unico suo scopo è quello di confondere e illudere le persone migliori, che vorrebbero un futuro migliore per figli e nipoti, come Francesco Caria. Se c’è stato un progresso, lo si è avuto nella popolazione, con la crescita di una maggiore consapevolezza, a dispetto delle agenzie educative che hanno remato contro, la Chiesa in primis, e degli apparati politici che hanno sguazzato nella melma dell’antropocentrismo, senza ricavare nulla di buono né per gli uomini, né tanto meno per gli animali. Anzi, obbedendo ad ordini provenienti dall’alto, dalla stanza del Burattinaio, la classe politica ha peggiorato la situazione, rendendo tutti più poveri, spaventati e confusi, senza ovviamente perdere l’occasione di arricchirsi  ricevendo laute ricompense dai loro padroni, per il buon lavoro di disfacimento sociale compiuto.
                                                                                                                                                                 
E allora, se vogliamo applicare la regola della Tavola Smeraldina, secondo cui l’alto è come il basso, la riunione di martedì primo aprile presso il ristorante “Ai gelsi” di Codroipo” è stata emblematica di quello che è l’orientamento del M5S nazionale, riguardo alle tematiche animali. Dopo aver fatto il mio intervento programmato anticipatamente, nel quale ho esposto spietatamente violenze e ingiustizie sugli animali, nonché le aspettative di chi queste violenze e ingiustizie vuole correggere, ho potuto giungere alla conclusione che ci sono due categorie di carnefici: quelli che hanno i sensi di colpa e quelli che sono fieri di esserlo.

I miei lettori sanno che a me piace fare nomi e cognomi, affinché nessuno possa dire che mi sto inventando qualcosa. Ebbene, Francesco Caria, Maurizio Querini (che vediamo in questa foto, seduto a capotavola, con la maglia grigia) ed Anthony Santelia, appartengono alla categoria dei carnefici con i sensi di colpa, mentre Massimo Covre, proprietario dell’albergo dove ci trovavamo, ed Ermanno Furlanis appartengono alla categoria di quelli fieri di essere carnefici.
Riferiti gli eventi di domenica pomeriggio, capitati a Pordenone davanti al circo Orfei, Massimo Covre se n’è venuto fuori dicendo che i violenti sono gli animalisti provocatori e che d’ora in poi lui andrà al circo tutte le volte che gli sarà possibile. Riferendosi alla mia contrarietà verso la domesticazione, che non è stata un buon affare per gli animali resi schiavi, Ermanno Furlanis se n’è venuto fuori dicendo che non accetta di mettere tutto nello stesso calderone e che io non posso mescolare circhi con carnivorismo, con pellicce, con cani e gatti domestici nonché membri della famiglia. Bisogna tener separate le cose, altrimenti si fa come quei “decreti omninbus” che abbiamo visto recentemente, Boldrini presidente, come vanno a finire.
                                                                                                                                                  
Il minimo che posso dire di Ermanno Furlanis (che vediamo in questa foto con la maglia azzurra) è che gli manca la visione d’insieme. E meno male che si dichiara ambientalista! L’altro, invece, è un provocatore puro, come i suoi amici circensi, tanto è vero che, finita la riunione e trovatici fuori dall’albergo per un’ultima chiacchierata, a un certo Luigino Colussi, di Casarsa, che aveva manifestato il suo amore per la bistecca, il signor Covre, in mia presenza, gli ha detto: “Quando vuoi una buona fiorentina, vieni qui da me, che te ne faccio assaggiare di squisite”.

Se questo è il Movimento 5 Stelle, che dite, li mandiamo affanculo? Se il signor Covre, proprietario di diversi ristoranti in giro per il Friuli, quindi imprenditore di successo, è rappresentativo, anche in minima parte, del Movimento di Grillo, la posizione degli animalisti speranzosi e desiderosi di votare 5 Stelle alle prossime europee, dovrebbe essere riveduta.
Naturalmente, io non posso influire sulle scelte politiche degli animalisti d’Italia, ma se potessi far arrivare questo mio scritto a tutti loro gli direi: “Non fatevi prendere in giro per l’ennesima volta, come io mi sono fatto prendere in giro trent’anni fa dai Verdi”.

E’ meglio non votare un partito al cui interno c’è una minoranza di specisti orgogliosi, anche se c’è pure una maggioranza di altri specisti che si vergognano di esserlo. Basta poco per contaminare il tutto e le classiche mele marce poi finiscono per guastare tutte le altre. Se martedì sera eravamo in 10 (in 9 per la precisione), abbiamo un 20% di nemici convinti degli animali, tra cui un sedicente ambientalista, e un 30 % di esseri umani pensanti e dotati di un briciolo di coscienza (Caria, Querini e Santelia). Alberto Marchesi era troppo stanco per intervenire e Graziano Ganzit è perso dietro la filosofia steineriana che poco serve alla giraffa detenuta nel circo di Viviana Orfei, anche se come ama lui i suoi asini, ce ne sono pochi. 

Io non mi stupisco che Rino e Nicolino, i suoi due somari, gli facciano capire che vogliono essere attaccati al carro perché desiderano sgranchirsi le gambe, perché anch’io quando arrivava l’ora dei passeggi, mentr’ero detenuto dietro le sbarre di una prigione, mi avvicinavo alla porta ferrata per essere il primo a uscire all’aperto e se una guardia carceraria mi avesse visto, avrebbe detto che ero contento di stare lì, e che se non fossi stato contento mi sarei impiccato alle inferriate con un lenzuolo. Rino e Nicolino, non contemplando la possibilità del suicidio, si avvicinano al carro per far sapere a Graziano, loro amorevole carceriere, che vorrebbero fare una passeggiata, essendo disposti anche a trainare un carro.

E dunque, in questa esamina della natura del M5S, dopo il 20 % di specisti convinti e il 30 % di specisti rammaricati, c’è un altro 20 % di assonnati e ininfluenti per la causa animale. Poi ci sono io, con le mie proposte assurde. Ne deriva, per quel che mi riguarda, che il M5S è bocciato all’esame dei diritti animali e che è meglio lasciarlo perdere, sperando che la crescita morale di quel 30 % continui e dia i suoi frutti. In attesa che ciò avvenga, li terremo d’occhio e continueremo ad andare davanti ai circi, tanto ammirati da Massimo Covre, a farci picchiare.
Io non voto dal 1989, da quando i Verdi mi hanno dato un calcio in culo, e continuerò a non votare.

7 commenti:

  1. Mi dispiace molto che tu abbia omesso parte del mio discorso. Come ricorderai ti invitavo a cercare discussioni sul portale del m5s. come vedrai nel link in fondo, il tema è stato trattato e molto discusso. ti consiglio di venire ad uno dei prossimi incontri in cui ci sarà Walter Rizzetto e chiedergli di portare avanti questa battaglia in Parlamento. anzi ti riporto anche le proposte di legge del m5s fatte in questo primo anno di opposizione. http://www.senato.it/ric2012/generale/risultati.do;jsessionid=3247C8D9E0AEA3080E4794F41ACF45FC?params.start=0&params.statoDiv=&params.stampa=&params.legislatura=17&params.query=animali+m5s&params.rows=10&params.campoOrdinamento=rilevanza&button-cerca=Cerca

    e

    http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/09/tutela-degli-animali-1.html

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  2. Ciao Roberto , il tuo disappunto è pienamente condivisibile ed è questo che mi ha fatto cominciare a ragionare più profondamente sulla questione.Non posso prendere impegni in nome del M5S ma ti garantisco che farò di tutto affinchè il tuo progetto possa diventare comune e per questo ti chiedo di non mollare .(scusa l'esposizione, sò di non essere un buono scrittore ) ...ma è il pensiero che conta !

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  3. "Boia chi molla!" e "Combattere sempre, arrendersi mai!" fanno già da tempo parte del mio bagaglio culturale.

    Dunque, se i toni sono stati quelli degli addii, non tenetene conto, perché oltre che animalista, io sono un ....... istrione!
    Come diceva Aznavour.

    :-)

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  4. Non voglio intromettermi in una vostra conversazione, ma essendo pubblica ,mi permetto di fare alcune considerazioni, che ho vissuto sulla mia pelle.
    In Italia di norma, l'ecologia e l'amore per l'ambiente viene visto quasi sempre sotto forma di colui che si arma di rastrello , pulisce i boschi dal pattume lasciato dai villeggianti, butta via la cartaccia nel cestino apposito, fa la differenziata, e via dicendo.
    Tutte cose sacrosante! E doverose eticamente!
    Ma solo in alcuni casi l'amore per la natura abbraccia anche le cause animaliste, ovvero: niente caccia, niente circhi, niente allevamenti, niente ricerca con animali, niente pellicce, etc etc....
    Spesso mi sono infatti sentita dire "ma cosa crede lei, anche IO sono un ecologista, a volte andiamo a gruppi a raccattare la spazzatura nei prati" Spesso me lo sento dire proprio da gente tipo i cacciatori, che notoriamente amano tanto la natura da ammazzarla, da lasciare traccia dei loro bivacchi nei boschi 8lattine, cartacce, e compagnia bella) o da gente che poi va alla sagra dei croz (perdonatemi il mio scarso friulano ma sono genovese) o della salsiccia.
    Insomma come quelli che adottano il bambino africano a distanza e poi si infastidiscono del povero clochard che neanche da' fastidio e chiamano la polizia.

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    1. Sulla schizofrenia della gente si sono espressi pensatori molto più intelligenti di me: penso a Erich Fromm e a Ivan Illich, per esempio.

      Ti posso solo riportare un aneddoto di qualche anno fa. Il titolo di un articolo apparso sul Gazzettino diceva così: "Macchina fotografica accanto alla lenza, saranno documentate le violenze sulla natura.

      Ne ho parlato a scuola, visto che facevo ancora il maestro, e ho fatto rispondere ai bambini.

      I pescatori avrebbero dovuto fotografare le immondizie per denunciare le.....violenze sulla natura e a nessuno veniva in mente che tirare fuori dal loro ambiente i pesci fosse una viuolenza.

      C'è come un velo sull'anima, diceva il grande Guido Ceronetti, che impedisce alla gente di vedere, in una scatoletta di sardine, una piccola bara di latta.

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  5. Caro Roberto & Co. "animalista",

    lo sai che anch'io come molti sono un "convinto & impegnato" ambientalista, anti-OGMtransgenico/anti-inceneritori/anti-nuclearista etc.;

    ma sono ancora un "onnivoro" quindi secondo il Vs. severo ma oserei dire "partigiano" giudizio,

    un "ambientalista imperfetto" di serie "B" però in corso di trasformazione verso il vegetarianismo,

    se poi venerdì 04/03 alle ore 20.00 ai Gelsi di CODROIPO il noto "naturopata" Aldo VACCARO mi convincerà, potrei anche diventare di colpo un convinto & "integrale" VEGAN,

    chi vivrà vedrà ma nel frattempo abbandoniamo TUTTI il "DIVIDE ET IMPERA", e uniamo le Ns. forze per la guerra contro gli OGMtransgenici,

    che ricordo portano ad un' INQUINAMENTO IRREVERSIBILE, "meditate
    gente meditate" l ' UNIONE fa la FORZA !!!

    NAMASTE'

    SDEI/SERGIO



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    1. Caro Sergio, come sai ognuno si crea la percezione del mondo che più gli aggrada. Ognuno ha le sue priorità.

      Ti posso però dire che rimarrai deluso se pensi che Vaccaro possa convincerti, perché la convinzione e susseguente decisione di smettere di mangiare carne può venire solo dalla tua coscienza. Solo se ti metterai in comunicazione con la Fonte Originaria di energia e amore, potrai prendere la decisione giusta.

      Ti ringrazio e salutami quei fessacchiotti degli organizzatori, che fanno pagare 10 euro di biglietto d'ingresso.

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