L’Africa siamo noi!

Ilaria Bifarini aggiunge un altro tassello al quadro generale dell’immigrazione di massa dall’Africa all’Europa. Motore di questo pernicioso fenomeno sono le politiche neoliberiste e non è difficile immaginare chi sia impegnato ad attuarle. Le economie degli stati africani si sono concentrate sull’esportazione delle risorse, anziché sul loro consumo in loco. Questo ha inibito lo sviluppo economico dell’Africa, producendo povertà e spingendo molti giovani ad andarsene a cercare fortuna in Europa. Si prevede per il 2050 una popolazione di africani pari a due miliardi e mezzo di persone, rispetto al miliardo e trecento milioni attuali. Invogliare i giovani africani ad emigrare è non solo una forma di alleggerimento della sovrappopolazione, ma, dal loro punto di vista, anche una forma di sviluppo, grazie alle rimesse dei migranti. Sviluppo per gli stati africani, ma impoverimento per gli stati europei. Ciò che sta avvenendo è quindi una globalizzazione della povertà. Senza rendersene conto, molti europei favorevoli all’accoglienza dimostrano di essere più razzisti di coloro che sono contrari, giacché ritengono che i giovani africani giunti in Europa non siano capaci di creare sviluppo nelle loro nazioni di provenienza, non abbiano le capacità intellettive e pratiche per far decollare l’economia delle loro terre e necessitino del nostro aiuto. Il proverbio dice: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”.