venerdì 12 aprile 2019

Il pianeta Gaio


Finora abbiamo sempre visto il fenomeno gay nella sua complessità, ovvero badando al quadro generale e alle ricadute che esso comporta nella società. Ma ogni tanto non è male passare dall’universale al particolare, scoprendo così che in fondo si tratta di persone in difficoltà, inserite in un contesto che storicamente le penalizza. La compassione ci porta a vedere le cose in un’ottica diversa, fermo restando che i gay pride sono pagliacciate e l’attacco alla famiglia tradizionale ci sta tutto. Il conflitto nasce dall’attrito tra due mondi: il pianeta Gaio che si scontra con il pianeta Gaia, l’anomalia che mette in crisi la norma, l’eccezione che conferma la regola. Se gli omosessuali potessero vivere in un mondo a parte, troverebbero un equilibrio e sarebbero felici. La loro infelicità nasce dal dover convivere con un mondo che li rifiuta, magari senza sapere perché. L’omosessualità non è una malattia, non ha bisogno di cure. Ha bisogno solo di rispetto, cosa che l’Islam non gli può dare e che noi laici voltairiani, figli di un Occidente decaduto, e che abbiamo superato i dogmi e le superstizioni, invece possiamo offrire. Con un po’ di tolleranza da parte nostra e di moderazione da parte loro. Se solo tutti capissero questo! 

2 commenti:

  1. Ma se ti piacciono le persone del tuo stesso sesso, perché ti devi vestire è comportare come una persona del sesso opposto? Sei uomo? Comportati da uomo. Sei donna? Comportati da donna. Quello che poi fai in casa tua, son cazzi tuoi. Disturba il comportamento, nn quello che si è, se lo mettessero in testa.

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  2. Un meteorite ci vuole e liberiamo il pianeta dai culi in bocca.

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