Testo di Libero Subania
In un'epoca di piena decadenza come la nostra c'è chi invece riesce a godersi il "miracolo italiano", perché in effetti si tratta di veri e propri miracolati. Giunta in Italia da clandestina, non solo ha vissuto e studiato fin dal suo arrivo a spese dei contribuenti, ma è anche diventata ministro per la (dis)integrazione sociale nel governo PD e poi europarlamentare a 30mila euro al mese. Se non è questa una vicenda incredibile, di cui forse non vi sono eguali al mondo, che altro lo è? E perdipiù giocando tutte le sue carte sul senso di colpa degli italiani, una strategia che si è dimostrata funzionare a meraviglia. Per tale ragione Cécile Kyenge, detta Kashetu, continua a sostenere come un disco rotto che "I pilastri fondamentali delle politiche di accoglienza e integrazione siano la lotta al razzismo e l'ottenimento della cittadinanza. Investiamo - prosegue ancora la risorsa del PD - sulla riuscita delle politiche d’integrazione offrendo possibilità concrete, avendo il coraggio di accogliere la sfida democratica della vera partecipazione politica con il riconoscimento del diritto di cittadinanza, del diritto di voto, del diritto di essere eletti per rappresentare il Paese...". Insomma, la Kyenge propone più Kyenge per tutti!
Non è il colore della pelle che spara cazzate, ma il cervello: e lei ne è priva!
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