Ebrei, fomentatori di guerre e conflitti

Testo di Paolo Sensini

È stato uno dei maggiori propagandisti e cantori dell'attacco francese contro la Libia, un attacco militare che ha portato alla devastazione del Paese e a un stato di guerra che ormai è diventato la regola. Oggi Bernard-Henri Lévy, noto con l'acronimo BHL, torna in Libia col pretesto di publicizzare l'eccidio avvenuto a Tarhuna, città a oltre 90 chilometri a Sud-Est di Tripoli. Solo che la sua presenza in zona non è per nulla gradita. Al suo arrivo, infatti, alcuni combattenti hanno sparato colpi in aria costringendolo a una rapida fuga. 

"Maledetto ebreo, torna da dove sei venuto!", gli hanno gridato i miliziani, e così BHL ha fatto innescare la retromarcia al suo blindato ed è ripartito a tutta velocità verso zone più sicure. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, il presidente dell'Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Mishri, aveva infatti dichiarato di essere "sorpreso che al filosofo sia stato permesso di entrare in città, dato il sostegno della Francia al signore della guerra Khalifa Haftar". Insomma, la missione non è andata come previsto, ma per un po' di pubblicità BHL sarebbe capace di ogni bassezza. E tutta la sua esistenza ne è la prova evidente!