Testo di Giancarlo De Risi
Kabul, “osa” utilizzare il cellulare: islamica frustata in piazza. Il telefonino è usato in una chiamata con un uomo. La donna è in burka, non si riescono a scorgere neppure gli occhi, chiusi in una smorfia di dolore costante. Il video postato su YouTube è stato subito rimosso.
... i valori boldriniani.
RispondiEliminaBuongiorno
Paese riportato allo stato medioevale, triste condizione femminile, anzi, tristissima. Tutto un paravento. Serve a coprire la produzione più o meno clandestina di oppio, usato nelle droghe pesanti, nell'industria farmaceutica. L'orso russo aveva provato a piantare i suoi artigli in loco, una cinquantina di anni fa, quasi. Niente da fare. Cosa nostra ie'... Io una mezza idea su chi controlla le mafie ce l'avrei pure, ma non intendo ripetermi.
RispondiEliminaLe avrai viste anche tu le foto in bianco e nero, degli Anni Settanta, delle ragazze afgane in minigonna e senza velo.
EliminaPoi qualcosa è cambiato. C'è chi dà la colpa agli integralisti musulmani, ma avendo noi il vizio della dietrologia ed essendo l'Afghanistan un immenso campo di papaveri (della serie: Un vigneto chiamato Friuli), chi ha determinato il cambiamento sociale è lo stesso che trae guadagni dal commercio di oppio.
Vero, vi erano già le prime donne che pilotavano aerei civili, avvocatesse, dottoresse in medicina eccetera... Guardiamo a quello sventurato paese!!! Se il nostro Elohim sfatigato e sbuccione non fa qualcosa, alla svelta, temo che finiremo anche noi nella stessa maniera...
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