Fonte: Scatti di gusto
Gli uccellini, viste le dimensioni così ridotte, vanno catturati da vivi, di solito mediante l’utilizzo di apposite reti. Una volta catturati, subiscono un trattamento simile a quello delle anatre e delle oche destinate alla produzione di foie gras: vengono chiusi in piccole scatole di cartone in modo che, confusi dall’oscurità e con poco spazio per muoversi, spendano i loro ultimi giorni non a cantare, ma a mangiare fino a raddoppiare il loro peso. Una volta pronti, gli uccelli vengono annegati nell’Armagnac, giusto perché non avevano sofferto abbastanza. Si dice, infatti, che il contatto sia interno che esterno con l’acquavite di vino doni alle carni un gusto inconfondibile. I pennuti vengono quindi spennati, conditi e passati nella cassolette con una dose – generosa, ovvio – di burro. Leggi tutto l’articolo QUI.
Nessun commento:
Posta un commento