È morto di fatica. Si chiamava Proteo. Era un bellissimo cane da soccorso specializzato nel ritrovare dispersi tra le macerie. Ha lavorato senza sosta in Turchia: non si è mai fermato, ha salvato persone, ha aiutato i soccorsi. Poi è crollato di stenti. Lo hanno vestito con una uniforme e gli hanno fatto un piccolo funerale. Se l’anima di un animale trova spazio in questo immenso cerchio della vita, Proteo tornerà ad essere. Magari ancora più umano di quanto già si sentiva. Magari ancora più umano di molti esseri umani. O forse sarà qualcosa di più di ciò che già è stato, qualcosa di simile a un angelo.
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