Testo di Matteo Falcone
Una delle convinzioni più diffuse che noi biologici, botanici e naturalisti non riusciamo ad abbattere è l'idea secondo la quale le edere sarebbero piante parassite che succhierebbero la linfa e "mangerebbero" gli alberi. La realtà è che le edere non sono parassite, né succhiano e né stritolano gli alberi ma si "appoggiano" sui tronchi per arrivare in alto e ricevere la luce. La stessa cosa succede per i muri, cancelli e strutture antropiche che si sviluppano in verticale. In ambienti disturbati e antropizzati le edere tendono a svilupparsi eccessivamente, ad avvolgere tutto l'albero e alcune volte, con l'aiuto del vento o della neve, provocano la caduta di alberi vecchi o troppo giovani. La non conoscenza di questi concetti e la testarda convinzione delle proprie idee porta al taglio delle edere anche in boschi protetti con danni all'intero Ecosistema.
P.S: Per chi del nord Italia non avesse mai visitato boschi vetusti con un buon grado di naturalità, dove le edere sono in equilibrio con il resto delle piante e degli animali, venisse questa estate in Foresta Umbra, dove lo accoglieremo a braccia aperte e dove rimarrà a bocca aperta.
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