Testo di Rosario Margio
Il ponte sullo stretto di Messina, lungo circa 3200 metri, ad una campata, con due pilastri di sostegno dei tiranti che sono alti circa 400 metri, le due basi dei pilastri sono di circa 100 metri di lunghezza per ogni lato, con tonnellate e tonnellate di ferro, acciaio ecemento. È un sogno per ingegneri visionari, come è un incubo per sismologi, è una favola per i romanzieri, è una speranza di arricchimento per speculatori, è motivo di interessi demagogici per certi politici, è un tema di discussioni per sociologi, è una curiosità per turisti, è un’opera che si teme inutile e anche dannosa per i cittadini messinesi, è un progetto faraonico che costerà molto più del doppio di quanto è previsto (circa sei miliardi di euro) e che verrebbe realizzato, sempre che venga ultimato, in tempi molto più lunghi di quelli previsti (circa dieci anni). Inoltre, sarebbero da costruire e realizzare necessarie contestuali opere strutturali, le più adeguate e moderne, riguardo alle strade e alle linee ferroviarie di collegamento dell'Italia meridionale, nonché interne alla Sicilia.
Tranquilli, non lo faranno mai.
RispondiEliminaHanno già da tempo costituito la Società di progetto per poter stanziare dei fondi, teoricamente sine die.
Il ponte vero e proprio non serve più.
Per un breve excursus sulla storia di questa eterna illusione, potete leggere questo post:
RispondiEliminahttps://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2017/01/il-ponte-dei-sospiri.html
Il ponte dei sospiri.
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