Testo di Gianluca Zart Calcagnile
Dito di scimpanzé e dito umano. Identico praticamente in ogni aspetto. Non discendiamo dai primati, siamo primati. Non siamo una razza, siamo una specie. Siamo animali. Siamo mammiferi. Siamo un prodotto della natura. Noi gli apparteniamo e ne facciamo parte. Il problema è che molti "umani" non l'hanno capito.
Standing ovation !
RispondiEliminaPurtroppo i vivisettori lo hanno capito.
RispondiElimina(Il Fosco)
Perdonate...eppure non mi riconosco come animale...per nulla.
RispondiEliminaL'uomo è un mammifero che incarna la peculiarità di una "tragica anomalia cangiante"
L'animale riconosce sé stesso unicamente attraverso le proprie sensazioni, solo l'uomo arriva a riconoscere autenticamente sé stesso per ciò che ad un determinato momento della propria riflessione interiore intuisce di non essere...io mi riconosco non attraverso la sola percezione del freddo o del caldo o della sete o della fame o dell'affetto genitoriale...io mi riconosco "senza conoscermi realmente" oltre a tutto ciò (oltre ogni vincolo di necessità) individuando me stesso come una Tragica Anomalia puramente enigmatica e variamente contraddittoria.
Non mi considero come un prodotto della natura, da essa sono stato tratto e misteriosamente impastato con una quintessenza inesplicabile, che della natura costituisce la drammatica negazione.
L'ultima abiezione della tecnica, diabolicamente trasformata nella dimensione Hi-tech, consiste proprio nella volontaria profanazione nichilista (oggi formalmente chiamata scienza) del sovrano mistero meta-naturale in cui siamo stati generati.
L'uomo come specie appartiene all'Oltre tutto ciò...personalmente intendo situare me stesso fuori da ogni riferimento sensibile circoscritto dall'orizzonte emblematico.
A ogni modo Ottimi Auguri a tutti
Condivido questa visione.
EliminaRicambio gli auguri Giovanni
Signor Ranella, di solito sono i cattolici, o i cristiani in genere, per tacere di tutti gli altri, che trovano fastidioso essere considerati animali.
EliminaLo so grazie a decenni di esperienza nel confrontarmi con la gente.
Questo lo spiego con una sola parola: antropocentrismo.
Le dirò, resto pacificamente tranquillo, perché è umano rifiutare l'evidenza.
Lei è libero di avere le sue convinzioni, ma la nostra appartenenza alla famiglia dei primati è indiscutibile.
Non la si può negare.
Mi associo agli auguri a Giovanni ed anche io condivido,in linea di massima, la sua visione.
RispondiEliminaAl di là del modo poetico ed erudito di esprimere la sua opinione, il dato di fondo è che il signor Ranella prova fastidio ad essere paragonato agli animali.
EliminaIn questo, è in compagnia di diversi miliardi di Homo sapiens...
E questo aggiunge un rammarico in più quando penso agli esseri umani, coacervo di contraddizioni e ipocrisie.
Io no, perché a leggere tale discorso sembra che l'animale sia pari a un essere animato che soffre solo se gli si dà una pedata, seguendo il pensiero di certi filosofi come Cartesio.
RispondiEliminaL'antropocentrismo ha fatto proseliti, troppi e ne vedo ogni giorno.
(Il Fosco)
Non si può condividere l'idea che l'uomo è superiore agli altri animali, a meno che non si accetti anche l'idea che la razza ariana sia superiore alle altre razze.
EliminaSe è scandaloso dire che i caucasici sono migliori intellettualmente dei negroidi o dei mongoli, deve essere scandaloso anche dire che l'uomo è migliore delle altre scimmie e degli altri mammiferi.
Il motivo è semplice.
Quando si dice che l'uomo è superiore, l'uomo medio interpreta questa affermazione come se ci fosse un corollario che afferma: "Siamo superiori agli animali. Sono in nostro potere, grazie alla nostra superiore intelligenza. Quindi possiamo fare di loro ciò che vogliamo".
Ecco perché l'antropocentrismo, chiamato anche specismo, deve essere respinto in modo assoluto.
Sono d'accordo con te, Roberto, ho provato disagio ed imbarazzo nel leggere quel testo.
EliminaIn quel groviglio di parole che pare un grammelot, ho intravisto tutta la spocchia dell'uomo medio, che presume-presume. mi raccomando- la sua grandezza.
E' l'equivalente di quelle imbarazzanti affermazioni del tipo "hai mai visto un cane suonare il piano" o "un animale non avrebbe mai potuto dipingere la Cappella Sistina.
Mandi
(il Fosco)
Non ho capito a quale testo ti riferisci. Puoi essere più preciso?
EliminaAl testo di Ranella.
EliminaHo fatto l'esempio del cane che non sa suonare il piano e sotto leggo la cosa sulle case....come prevedibile.
Antropocentrismo col turbo.
(il Fosco)
Siamo animali più scaltri, questo forse il senso del commento di Giovanni Ranella, dotati di un qualcosina in più, grazie a manipolazioni genetiche a tornaconto delle elites....
RispondiEliminaChe abbiamo qualcosa in più è assodato, ma averlo ci autorizza a quale comportamento nei loro confronti?
EliminaGli ebrei, che credono di aver qualcosa in più rispetto ai Gojim, approfittano di quella loro idea per sterminare intere popolazioni.
Gli ebrei fanno ai palestinesi ciò che gli uomini in genere fanno agli animali.
Ci manca solo che aprano ristoranti di carne di palestinese, rigorosamente Kosher.
Ma in un certo senso già lo fanno: gli espiantano gli organi!
Mah , sinceramente non capisco ...
RispondiEliminaMettiamola semplice semplice : guardiamoci intorno e vediamo quante case , quante città, quante auto , quanto quello che si vuole, hanno costruito gli animali.
Non è questione di sentirsi superiori a nessuno , io , ad esempio , considero tutti gli animali degni di rispetto al pari degli altri esseri umani , ma da qui a non capire che in me c' è qualcosa di diverso ( non importa se in meglio o in peggio ) ce ne passa.
Citazione:
Elimina"quante città...hanno costruito gli animali"
Hai presente gli insetti sociali e particolarmente le termiti?
Hai idea di cosa riescono a costruire con i loro termitai?
E le formiche?
Citazione:
"ma da qui a non capire che in me c' è qualcosa di diverso"
E chi ti dice che io non lo capisca!
Da anni so che siamo speciali. L'ho sempre detto e ripetuto in tutte le manifestazioni.
Quello che contesto è che dal concetto di superiorità, le persone ipocrite (e scaltre come direbbe il signor Ranella) passano con disinvoltura alle estreme conseguenze, cioè diventano aggressivi, prepotenti e, in definitiva, carogne.
Gente , facciamo a capirci.
RispondiEliminaUn conto è dire che siamo dei scimmioni evoluti ( in base a che cosa nessuno lo spiega ? non è solo evoluzione fisica di adattamento all' ambiente , almeno fin qui ci arriviamo ?) , un altro è prendere atto che è intervenuta una modificazione , che sia aliena , che sia spirituale , che sia cosmica , che sia quello che vi pare, .
Se n' è appena andato un sapientone e ora arriva un " fosco" sostituto che si permette di deridere evidenze che anche un animale potrebbe constatare.
Si prende a scusa la malvagità dell' uomo ( e già qui dovrebbe sorgere un dubbio : gli animali sono malvagi? No , seguono l' istinto , quindi già questo aspetto negativo dovrebbe significare che siamo diversi ) , che prevarica e uccide , uomini e animali , mangia carne ... credo che animalismo ed evoluzionismo non hanno niente a che spartire.
Io posso rispettare più gli animali degli umani , posso non cibarmi della loro carne ma , terra terra, non mi sento uno scimmione evoluto ( poi qualcuno dovrebbe spiegarmi cosa sia l' evoluzione , perché evoluzione significa modifica di una specie , ma qui siamo in presenza di due specie , l' uomo e la scimmia , la scimmia è rimasta e la sua modifica ha portato all'uomo ... c' è qualcosa che non torna )
Per me Darwin era una brutta persona, ma non per questo la sua teoria è da scartare.
EliminaPartendo da un punto di vista ateo, non poteva che formulare la teoria che ha formulato. Se avesse saputo dell'esistenza degli Elohim, avrebbe tenuto conto dell'imponderabile, ma da bravo pastore protestante, quando leggeva la Bibbia non la capiva. Freeanimals
Citazione:
Elimina"non mi sento uno scimmione evoluto"
E fai bene! Nemmeno io mi sento così!
E quindi, quale migliore spiegazione se non che gli Dei presero una o più specie di ominidi, immettendo in essi parte dei loro geni?
Io non sto deridendo nessuno, anzi, provo grande sconforto che ancora si giri il tutto sulla superiorità dell'umano.
RispondiEliminaOgni santo giorno sento dei pamphlet in certe trasmissioni sul fatto che bisogna salvare il pianeta per salvare noi umani.
Salviamo le api che salviamo noi.
Salviamo i mari che salviamo noi.
Salviamo le foreste che salviamo noi.
Mica, salviamo l'ambiente per l'ambiente stesso, che sarebbe la cosa più giusta, sempre noi il perno, gli ultimi arrivati su questo mondo.
E se il nick non ti piace, prenditi l'amaro dei frati.
(il Fosco)
Io non so se sono in pluriincarnato o se mi sono bastati questi circa 72 anni, al momento, per capir l'antifona......
RispondiEliminaIl mondo è una macelleria, sopra e sotto i mari. Sopra e sotto la terra. Gli umani, più o meno ibridati dai gorilla, sono stati posti al servizio delle elites, a capo di tutti gli animali, dei quali si nutrono, usano il pelo, la pelle, le ossa eccetera eccetera. Usano crudeltà verso i loro sottoposti, come i kapo che erano più crudeli delle SS, sembrerebbe. Tanto per non farsi mancare nulla, inoltre , si accaniscono contro i loro simili riservando loro, talvolta trattamenti più crudeli di quelli riservati agli animali. Retaggio di farneticazioni principi, promesse, comandamenti di orchi-mercanti squagliatisi da un pezzo. Per tenere unite ciascuno le sue maestranze??Così sembrerebbe, così io sospetto.
Vale dunque la pena salvare il cosidetto pianeta? Ne vale la pena? Io farei come Pilato, dovessi decidere...
Darwin scrisse due libri problematici: "L'origine delle specie" e "L'origine dell'uomo".
EliminaTuttavia, circa la nostra origine non è stata detta la parola conclusiva.
Esiste una teoria secondo cui l'uomo è la forma neotenica del gorilla. Cioè, noi saremmo gorilla che diventano adulti, pur rimanendo strutturalmente cuccioli.
Personalmente, colloco tale teoria insieme a quella che afferma che Gesù era un virus.
Poco credibili entrambe!
Il problema, per noi dotati di coscienza, il problema dell'esistenza del Male intendo, è che i nostri creatori erano malvagi, e di conseguenza lo siamo anche noi. Ma non erano in toto malvagi, poiché erano a volte anche dotati di buoni sentimenti, di bontà.
E noi uguale!
Già.......
EliminaIl pianeta va salvato per gli alberi, le piante, i fiumi, i mari, gli animali, per noi non vale la pena.
RispondiElimina(Il Fosco)
La nostra fama di grandi sovvertitori dell'ordine naturale ci precede e ci condanna alla massima pena. Purtroppo!
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