domenica 24 dicembre 2023

L’attacco alla famiglia si è insinuato nel presepe


Testo di Giulio Trentin 

Non c’è San Giuseppe. E con la Madonna nella grotta spunta, a sorpresa, un’altra mamma. L’iniziativa di don Vitaliano Della Sala nella chiesa di San Pietro e Paolo a Marcogliano, nell’Avellinese. Lo chiamano il Presepe del nuovo millennio, ma assomiglia di più al Presepe dei figli di Davos, dove si venera l'intelligenza artificiale e si gioca a fare Dio con la sperimentazione di massa e la salute delle persone, che oramai in evidente stato di confusione e dissonanza cognitiva accettano praticamente tutto. Infine sta diventando a tutti gli effetti un attacco frontale neppure troppo celato al vero pilastro della società, la famiglia. Non possiamo e non dobbiamo permetterglielo!

2 commenti:

  1. Libero di pensare quello che vuole ma per coerenza dovrebbe dimettersi.
    Il manuale che gli ha permesso di campare a sbafo tutta la vita dice esplicitamente che la famiglia è composta da un padre e una madre

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    Risposte
    1. L'omosessualità era condannata da San Paolo e da tutti i padri della Chiesa che vennero dopo.


      La fortuna di questo sacerdote è che nessuno dei suoi fedeli legge la Bibbia e così può far valere il principio d'autorità.

      I fedeli si fidano di lui, come i pazienti del medico.

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