domenica 31 dicembre 2023

La morte delle mie due brachicefale


Frequentando per lavoro persone anziane, constato quotidianamente l’applicazione diffusa, nella realtà prosaica, dei “cocci aguzzi di bottiglia”, di montaliana memoria, in cima alla muraglia della vita. Lo constato negli altri, quando li porto dal medico e fanno fatica anche ad entrare in macchina, e lo constato in me stesso, poiché anch’io posso essere catalogato nella sezione “persone anziane”. E lo devo constatare anche nei miei animali, specie quelli che non ci sono più, Pupetta, la carlina e Petunia, la bulldog inglese. Di cani, nella vita, ne ho avuti molti, ma è solo grazie a questi due, che non ci sono più, che ho raggiunto la consapevolezza della caducità della vita e della fragilità dei nostri e altrui corpi mortali. Quando si è giovani, la morte non ci fa paura, e ci sentiamo invincibili, inattaccabili dai suoi strali. Ma quando s’invecchia, ci si sente vulnerabili, bersagli dei suoi capricci. Infatti, basta guardare l’età media delle persone che frequentano le farmacie. BigPharma fa i soldi con i vecchi. 



Era già adulta quando, una notte, ebbe la sua prima crisi epilettica. Pupetta dormiva in una brandina vicino al mio letto. Fui svegliato da strani rumori ritmici. Era lei che scalciava. Capii immediatamente di cosa si trattava, benché non mi fosse mai capitato di assistere ad attacchi di epilessia. Da quella volta, divenne dipendente delle industrie farmaceutiche, perché tutte le mattine le infilavo in gola mezza pastiglia di barbiturico, che l’epilessia non la guarisce ma la tiene sotto controllo. Negli anni successivi, perse la maggior parte dei denti, ma non l’appetito. Infatti era abituata a mangiare due volte al giorno e spesso anche riceveva i biscottini a colazione. In età anziana divenne leggermente obesa e questo forse accelerò la sua dipartita, avvenuta a 13 anni e mezzo d’età. Negli ultimi anni, Pupetta divenne ipovedente e sorda, cosa, la prima, che la faceva inciampare e a volte anche cadere dai marciapiedi, quando andavamo a camminare. 



Nel frattempo arrivò Petunia e, mentre Pupetta l’avevo presa da piccola, Petunia arrivò che era già adulta, di tre anni, dopo un passato come fattrice. Fu una liberazione, per lei, lasciare l’allevamento, giacché con me ebbe una vita come Dio comanda, con tanto di passeggiate e stimoli da cane felice, comprese le vacanze con la famiglia. Non fece in tempo a sperimentare i famosi cocci di bottiglia, poiché i tre anni che visse con me furono privi di sofferenze, se si esclude la diarrea cronica a cui era soggetta, e che forse fu il motivo per il quale gli allevatori la cedettero. Una riproduttrice che imbratta le cucciolate con le proprie feci liquide non va bene. Morì giovane. Non aveva ancora compiuto sei anni. Morì nel giro di una settimana. Dapprima le si gonfiarono le mammelle, poi, dopo che la veterinaria le tolse un litro e mezzo di liquidi mediante un drenaggio, il suo cuore cedette. Morì la notte stessa, dopo la visita medica. Si trattava di edema, cioè di deposito di liquidi all’interno del corpo. Vissi in modo diverso le due morti, poiché quella di Pupetta (7 agosto 2023) era annunciata, mentre l’altra (2 dicembre 2021) fu inaspettata. Per Pupetta era giunta l’ora, per l’altra non ancora, e siccome Petunia, forse a causa della giovinezza deprivata di stimoli, era un cane andicappato, avevo con lei un rapporto più intenso sul piano sentimentale. Con Pupetta, invece, benché se ne andasse una buona fetta della mia vita, 13 anni e mezzo passati insieme, non fu così doloroso. La rassegnazione, subentrata quand’era ancora viva, fu per me lenitiva. In certi casi, la morte è una liberazione dalle sofferenze. Ed è un tipo di morte augurabile, piuttosto che esecrabile.


21 commenti:

  1. I filosofi , i pensatori , spiritualisti ci insegnano che il segreto del vivere consiste nell' essere in presenza .

    Siamo tristi e depressi ( nella maggioranza dei casi ) quando riandiamo nel passato o siamo in angoscia per il futuro ; se invece viviamo il presente , siamo in contatto con noi stessi , prendiamo il momento per quello che è ,andiamo avanti.

    Gli animali , i cani in questo caso , non credo abbiano la capacità di pensare alla vita passata o essere preoccupati per il futuro, possono memorizzare brutte esperienze o traumi che li condizionano negli atteggiamenti , ma passato l' attimo ritornano ad essere loro stessi ; l' anzianità, l' avvicinarsi della fine credo che le vivano dignitosamente , naturalmente , proprio perché non hanno una "mente" ( ritorniamo all' esplosivo post sull' evoluzionismo e antropocentrismo ) che li condiziona.

    Anch' io , in quanto umano , dotato di questo aggeggio al tempo stesso meraviglioso e terribile , che è la mente , mi ritrovo a fare questi ragionamenti , penso come sarà il mio cane fra qualche anno o come sarò io , ma , in virtù di quanto detto prima , cerco di limitare a sporadici episodi questa condizione e di vivere il momento presente .
    Ci si riesce , con costanza e perseveranza , col tempo diventa una piacevole abitudine che fa vedere la vita per quella che è e la si accetta così.


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    1. Non solo i cani, passato l'attimo, ritornano ad essere loro stessi: succede anche a me. Si chiama resilienza. Ne' io, né i cani riusciamo a capire perché deve esistere qualcuno che ci fa del male. Freeanimals

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  2. Pupetta morta? La Pupetta era una sorta di istituzione, in questo blog...ma lo avevi scritto già ad agosto e mi era sfuggito, o lo riveli solo ora?
    In ogni caso mi è venuto lo strozzo in gola a leggerlo...

    (il Fosco)

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    1. Mi fai venire il sospetto che tu abbia conosciuto Pupetta e questo aumenta la mia curiosità sulla tua identità.
      Comunque, sto rivelando solo ora che la piccola è morta.
      Ho indugiato a lungo.
      Forse avevo scritto di Petunia. Freeanimals

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  3. Si, è ver, l'ho conosciuta,
    e l'ho vista ben pasciuta,
    bella pingue e assai giocosa,
    col musetto da smorfiosa

    E nel legger la notizia
    mi è venuta la mestizia
    perché si, l'ho accarezzata
    la Pupetta tua adorata

    (il Fosco)

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    1. Aspetta un attimo!

      Al di là della poesia molto bella e per la quale ti ringrazio, in questo blog per un periodo ci sono stati due poeti, che facevano anche delle tenzoni tra loro, a colpi di sonetti.

      Uno è Mauro B.

      L'altra era una donna...con la quale sono entrato in...urto.

      Ora, siccome le coincidenze funzionano fino a un certo punto, mi piacerebbe giocare a carte scoperte, sempre che tu sia la persona che ho in mente.

      Comunque, non voglio rinfocolare vecchie polemiche.

      Il blog è libero a tutti, tranne che ai Troll, ma tu, fino a questo momento, non ti stai comportando come tale.

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  4. Quando le persone che prima incontravi in discoteca incontri in farmacia vuol dire che sei vecchio

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    1. Oppure che le discoteche sono fallite e il numero dei farmacisti è aumentato.

      Anche perché guadagnano molto bene!

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  5. Le mie carte avrei scoperto
    al venir del nuovo anno
    si trattava di aspettare
    pochi giorni e senza affanno

    La notizia di Pupetta
    mi ha sul serio rattristato
    ecco, ora te l'ho detta
    ed il tempo ho accelerato

    Penso tu abbia ormai capito chi sono.
    Dico sul serio, ci sono rimasta male, proprio male,
    più che per Petunia, perché la Pupetta l'avevo vista, conosciuta e ricordo ancora la puzzetta di saliva che emanava, una volta mi ha lasciato la traccia sui pantaloni...

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    1. Nei film questo si chiama..."colpo di scena".

      Dopo la mia scelta di cambiare intestazione al blog, decisa a causa del fatto che mi avevi insultato, avevo pensato di scrivere un articolo su di te, anche perché nel frattempo mi è successa un'altra brutta avventura, che ha avuto come protagonista un uomo che ha qualcosa in comune con te.

      Per ora preferisco rimanere nel vago, e non è detto che l'articolo che avevo in mente, poi, alla fine, lo scriverò.

      Ti posso solo anticipare, e te lo dico senza rancore né astio, che c'entra molto un aspetto esoterico, per non dire alienologico.

      Come vedi, sto ufficializzando una mia intenzione, ma non posso lasciarti fuori dai giochi, trattandosi di cose delicate e al limite del raziocinio.

      Infine, se devo esser sincero, non avrei immaginato che saresti rientrata in scena.

      Comunque, non ho più usato gatti come esca per la mia fototrappola.

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  6. Io uso , ed è la seconda volta, un nick maschile (prima era il nome di una spezia, come ben ricorderai)...mi piace molto Il Fosco perché evoca un paesaggio britannico, grigio e cupo, tipo quello dei castelli avvolti nella nebbia, o anche Ugo Foscolo.
    Non so chi sia tale uomo, ma certo qualcosa di strano c'è, a cominciare dal mio nick maschile (con un nick maschile mi sento più a mio agio....ho una forte componente maschile nel carattere, forse? Boh! Comunque ci sono stati autori maschili che hanno scritto con nome di donna, o viceversa).
    Aspetti esoterici, può essere, di alieni non ne voglio sentire a parlare. tu sei fissato che io abbia a che vedere con gli alieni.
    Continuo a firmarmi così.
    Il Fosco

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    1. Non mi dispiace che tu sia ritornata, ma se consideri che alieni e demoni sono la stessa cosa, le stesse entità tu, per tua stessa ammissione, hai avuto a che fare con loro.

      Comunque, Mauro B. sarà contento del tuo ritorno, così potrete sfidarvi ancora con i sonetti.

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    2. Questo lo dice Malanga, e io sinceramente, a Malanga credo poco, o meglio, io credo che sia partito bene andando a scavare nei meandri di certi fatti, poi si è perso strada facendo, e non ha più trovato la strada maestra.
      Però, coincidenze strane (che forse non sono tali) ci sono...
      due anni fa mi firmavo Zenzero e la morte di Petunia (che non conoscevo), mi ha turbato, e soprattutto mi ha turbato come tu hai descritto il tuo dolore, l'ho sentito così pungente che lo potevo toccare...lo sentivo dentro di me, come se fosse stato qua con me, e così, mi sono palesata.
      Ora, arrivo come Fosco, di Pupetta non sapevo nulla....avevo intenzione, come ho messo in rima, di palesarmi col nuovo anno, e poi ti ho dato degli indizi, parlando nella TUA lingua, che io, genovese, ho imparato vivendo qua...ma leggere della morte di Petunia è stato un colpo, per me....
      e sembra che questo abbia contribuito ad accorciare i tempi dello svelar le carte...
      Ecco tutto.
      Il Fosco

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    3. Se ti commuovi per la morte dei cani degli altri, non voglio immaginare cosa ti succede quando ti muore uno dei tuoi adorati gatti.

      Comunque, prescindendo da demoni e alieni, tu sei la donna più...strana che io abbia mai conosciuto.

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  7. Ah, a proposito di articoli, guarda che lo so che mi hai citato più d'una volta dicendo che ti ho iniettato del veleno...
    manco fossi una vedova nera...ma lasciamo perdere.

    (il Fosco)

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    1. E' probabile che io ti abbia citato, nel recente passato, ma l'iniezione di veleno immagino sia metaforica e non letterale.

      In ogni caso, non ricordo di aver mai avanzato questa accusa nei tuoi confronti.

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  8. Ma guarda che non l'ho detto come rimprovero, ho solo fatto una constatazione.
    Mettiamoci una pietra sopra, sennò va a finire che è la riconciliazione più breve della storia, di u n sol giorno...:)

    Il Fosco

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    1. Mi piace l'idea di "riconciliazione" (chissà cosa penseranno gli altri utenti, e cosa penserà la mia morosa), e trovo buffo il concetto di riconciliazione breve. Sa tanto di "L'amore non è bello se non è litigarello"

      Tuttavia, vorrei chiarire questa storia dell'iniezione di veleno, perché non me la ricordo proprio.

      Ogni volta che ho dei "black out" mi preoccupo, poiché potrebbe essere l'Alzheimer che avanza, e la cosa mi terrorizza.

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  9. Mi sa che stai fraintendendo, la riconciliazione è solo da conoscenti, nulla più.
    L'anno nuovo è iniziato male, mamma caduta da letto stamane, ora attendo il Pronto Soccorso.Mi sto sentendo male, vedo lo sprofondo.
    Lei ha terrore di finire buttata in una struttura, io pure.
    Ho ben altri pensieri.
    Il Nick Fosco mi ha portato male.

    Mi sento il terreno molle sotto i piedi.

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  10. Dopo Laika, morta nel 2016, non ho voluto più dei cani, d'altronde gli ultimi, Billo e Laika, non erano stasti cercati da me ma per diversi motivi erano stati essi a cercare me essendo dei randagi. Solo sofferenza e basta. D'altronde adesso sono vecchio e debbo pensare a me che ho difficoltà ambulatorie per una stenosi della colonna vertebrale. Sino a due anni fa stranamente non mi sentivo vecchio. Debbo prendere ogni giorno antidolorifici perché non mi scorre bene la corrente ndervosa ndelle gambe. Mi rimane il gatto Fortunello trovato di notte vicino a cada e miagolante forse perché malato e abandonato dalla madre. Se non ricordo male ha almeno 11 anni. Era epilettico e stranamente è guarito da solo andando avanti con l'età. Come mai? Pietro Melis

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    1. Che io sappia, dall'epilessia non si guarisce ma la si tiene sotto controllo con i barbiturici. Ma tutto può essere. Freeanimals

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