E’ un caso di Serendipity. Ero andato per controllare la fototrappola, cioè per sostituire la carta di memoria, e ho sentito, attraverso la vegetazione riparia, un frastuono ritmico provenire dal fiume. Ho capito subito che si trattava dei cigni che colpivano la superficie dell’acqua con le ali, e che da qualche anno nidificano sul fiume Stella, per lo meno in quel tratto. Ma non capivo cosa stessero facendo. Lottavano? Si accoppiavano? Niente di tutto ciò. Sembrava più una dimostrazione di esuberanza giovanile e infatti potrebbero essere i giovani nati la primavera scorsa che imparano a volare. Ma come? Non hanno avuto tutta l’estate per farlo? Se in cielo ci fosse stato il sole, avrei immaginato una spontanea manifestazione di gioia animale, la gioia di essere vivi che gli esseri umani non sanno più cosa sia, ma era coperto, e faceva pure freddo. Quindi, si trattava di un’espressione priva di scopo, se non quella, sportiva, di tenere i muscoli delle ali in esercizio, poiché immagino che sappiano già volare, viste le dimensioni uguali a quelle degli adulti. Resta un mistero, uno dei tanti, e lo spettacolo per me inaspettato, un regalo che la Natura fa, a volte, agli esseri umani troppo affaccendati, distratti, insensibili e presi nel tran tran quotidiano. (La foto di copertina è tratta da Focus)
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