Si capisce che non siamo in Italia. Da giovane andavo anch’io in canoa, ma non mi era mai venuto in mente di raccogliere i rifiuti che pure, già a quell’epoca, non mancavano lungo le rive dei corsi d’acqua. La usavo più che altro per diporto, quasi sempre in compagnia di amici e sceglievamo le acque ferme, come i laghi, perché con l’acqua corrente, specie se veloce, la faccenda si faceva seria. Non era una canoa per fare i torrenti di montagna, per intenderci. Questo video è senza commenti, si sente solo lo sciabordio delle pagaie nell’acqua e comincia con una visione straordinaria: una volpe tranquilla sulla riva, mentre osserva passare il canoista. Poi, gli uccelli sono gli stessi che vedo nella mia zona, le Risorgive friulane: cormorani, germani reali, aironi cenerini e cigni. Anche i canti sono gli stessi: si sente la cinciallegra. Il video ci trasporta in un’atmosfera magica: l’inverno nei paesi del nord Europa. Nessun essere umano viene a turbare l’incanto della natura, benché il territorio sia visibilmente abitato, con case e barche ormeggiate. Mi chiedo a che ora l’autore lo abbia girato. Stupisce anche la tranquillità degli uccelli: non si fanno prendere dal panico, all’arrivo del canoista. Questo segna un punto a nostro sfavore e dobbiamo ammettere di essere, noi italiani, un popolo barbaro, come diceva il mio amico tedesco Eugen Toennis. Un nostro intellettuale del secolo scorso, Giuseppe Prezzolini, ebbe a dire che “in Italia gli uccelli non volano, fuggono!”. Mio padre ammirava il popolo tedesco per la disciplina militare. Io lo ammiro per la coscienza ecologica.
[Ringrazio Francesco Spizzirri per avermi segnalato il video]
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