martedì 4 giugno 2013

In Brasile come in Giappone

  
Testo di Tony Zadel

Fonte: Care 2

Ho usato volutamente la parola "sterminio" invece di estinzione. Queste creature gentili vengono uccise ed esportate in altri paesi a causa della totale mancanza di una seria politica ambientale in Brasile.

Oltre ad essere colpiti numericamente a causa della distruzione di aree forestali e per la pesca illegale delle specie ittiche, le autorità brasiliane semplicemente non s’interessano dei delfini d’acqua dolce. L'ignoranza porta alla convinzione che essi abbiano "poteri magici" e che mangiare la loro carne porti ad un aumento delle prestazioni sessuali. Questo è uno dei motivi principali per cui ce n’è sempre meno in Amazzonia. I delfini sono cacciati e uccisi per alimentare questo mercato stupido basato sull’equivoco di consumatori ignoranti, con nessuna seria preoccupazione da parte delle agenzie legali responsabili.


Un altro motivo per la loro quasi estinzione è che essi vengono usati come esche per la pesca. I cacciatori vengono assunti per ucciderli in tal senso, in modo che la loro carne è utilizzata in Colombia per la pesca del "piracatinga." Molte televisioni straniere sono venute a documentare questa tragedia. Tuttavia, noi brasiliani non vediamo alcuna azione reale presa dalle autorità locali per mettere fine a questo massacro. Invece di permettere le loro uccisioni sconsiderate e barbare, vogliamo che le autorità promuovano una campagna di conservazione e di turismo ecologico locale. Gli sfruttatori di animali devono essere messi in galera.

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