domenica 19 novembre 2017

Ebrei e musulmani a caccia di antisemiti su Facebook


Fonte: Gatestone


Fatiha Boudjahlat, la cofondatrice del movimento laicista Viv(r)e la République, è una figura di spicco dell'anti-islamismo in Francia. Viene costantemente intervistata in tv e alla radio e i suoi editoriali sono regolarmente pubblicati su Le Figaro. Di recente, su Facebook, la Boudjahlat ha fortemente criticato un'impiegata governativa islamista, Sonia Nour, per aver definito "un martire", l'slamista tunisino che ha ucciso due ragazze a Marsiglia. Qualche settimana dopo l'omicidio, l'account Facebook della Boudjahlat è stato cancellato. Ma non è la sola ad essere stata presa di mira dagli islamisti su Facebook. Leila Ourzik, un'artista che vive a Grigny, un sobborgo di Parigi ad alta densità islamica, è una musulmana che mangia e beve apertamente durante il Ramadan e si oppone all'uso del velo. A causa del suo comportamento non islamico, la donna viene pubblicamente offesa e minacciata quotidianamente, anche sui social network. Su Facebook, la Ourzik è diventata un bersaglio. Gli islamisti l'hanno vessata con insulti e minacce, hanno postato la sua foto su siti web porno e alla fine sono riusciti a ottenere la cancellazione del suo account su Facebook. All'improvviso, senza alcun preavviso, il suo profilo è stato chiuso. "Non una, ma molte volte", dice al Gatestone. Per quale motivo? "Non lo so, non lo dicono mai. Ma un giorno, è finita, è stato cancellato tutto".


Il profilo di Olivier Aron, un dentista e un ex politico, è stato rimosso da Facebook per settimane. Aron è attivo nei dibattiti sull'Islam e l'islamismo. Anche lui non ha paura. Sul social network contraddice gli islamisti, ma loro non sembrano interessati al dibattito. Preferiscono la censura. Secondo Araon, molti di loro si sono lamentati con Facebook. "Immagino che mi abbiano accusato di essere razzista e islamofobo", ha detto Aron. "L'intimidazione è dappertutto. Un uomo che non conosco ha scoperto il mio numero di telefono e i miei contatti e li ha inviati a tutti i suoi amici". Le conseguenze non si sono fatte attendere. L'assistente dello studio dentistico di Aron ha ricevuto un'allarmante telefonata: "Di' al dottor Aron che 'Kelkal' lo ucciderà". Kelkal, un terrorista islamista algerino, era un membro del Gruppo Islamico Armato (GIA) e responsabile dell'ondata di attacchi in Francia, nell'estate del 1995. Anche se Kelkal è stato ucciso dalla polizia venti anni fa, per molti musulmani radicalizzati, rimane il prototipo del jihadista "moderno".

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