giovedì 23 novembre 2017

Vogliono un appartamento arredato, riscaldato e con wi-fi



Non solo Conetta, dove la rivolta dei fancazzisti afroislamici sobillati dai fancazzisti rossi dell’USB ha dato vita a marce e occupazione di chiese, nel Veneziano c’è un’altra situazione di su cui sta lavorando la prefettura, impegnatissima nel cercare di rendere la permanenza degli ospiti sempre più ‘adeguata’: si tratta dei 14 richiedenti asilo che lunedì sarebbero dovuti essere riportati a Conetta da Jesolo, avendo rifiutato di rimanere nella sede della Croce Rossa, da loro giudicata non consona al loro status. Una volta giunto il bus della cooperativa Edeco, che si occupa di gestire l’ospitalità nell’ex compendio militare, i 14 africani hanno dichiarato che invece sarebbero rimasti là. Sono stati sorvegliati dalle forze dell’ordine, mentre martedì mattina hanno continuato, con i bagagli vicino, a chiedere un’ospitalità diversa: “Vogliono poter essere portati in un appartamento – spiega il presidente regionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Bosa – i colloqui sono continuati per tutta la giornata di lunedì. Non voglio stare qui e non vogliono Cona. Lunedì sera sono stati fatti uscire anche per motivi di sicurezza, c’è il sindacato Usb che li sta fomentando”. Cacciare il governo. Mettere fuorilegge chi sobilla gli invasori e che di sindacato ha solo il nome. Togliere i finanziamenti alla Croce Ro$$a. Poi cacciare gli invasori. Un semplice programma di governo. Quello che sta avvenendo a Conetta e in tutto il Veneto è il simbolo del collasso dello Stato.

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