Testo di Maria Angela Lambertini
Due secoli fa negli Usa si teneva il mercato degli schiavi che
durava una settimana intera. L'ultimo giorno, il venerdì, venivano
offerti gli ultimi schiavi rimasti (i meno prestanti) a prezzi
stracciati, da cui "black friday", ovvero triste venerdì per
gli schiavisti che guadagnavano poco. Questo abominio dell'uomo
sull'uomo, questa barbarie, invece di essere ricordata con mestizia,
ha dato vita, offrendo anche il nome, ad un'altra volgare
tristissima vendita compulsiva dove gli schiavi non hanno più le
catene alle caviglie, da cui ci si può liberare, ma catene molto più
subdole ma micidiali al cervello e qui diventa praticamente
impossibile l'emancipazione.
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