Pochi giorni fa abbiamo
assistito all’assalto dei negozi in occasione del “Black Friday”,
con i telegiornali che ci spiegavano come, ineluttabilmente, tale
abitudine americana stia arrivando piano piano anche in Italia, sulla
scia di Halloween. Con la differenza che qui ci sono di mezzo adulti
e non bambini e nessuno si diverte, niente mascherate, né macabra
creatività e nessuna origine pagana a nobilitare la festa, ma solo
consumismo ossessivo compulsivo. Una patologia dichiarata,
riconosciuta dagli psichiatri. In altri termini, i padroni occulti
che amano giostrare con le nostre emozioni come se fossimo cavie di
laboratorio (e giustamente Steve Cutts ha scelto i topi per
raffigurare gli umani) intendono farci credere che una patologia
psichiatrica sia accettabile e normale, che faccia tendenza, che sia
di moda e ci renda tutti più fighi. A me, vedere quelle persone
intervistate, fuori dai grandi magazzini, dichiarare con orgoglio di
aver comprato un golfino a poco prezzo, mette una tristezza infinita.
Non è retorica, la mia, ma quali sono i valori di questa gente? Se
credono di essere felici perché hanno risparmiato sul prezzo di una
gonna o di un paio di pantaloni, cosa voteranno quando saranno nel
segreto della cabina elettorale? La risposta è scontata. Un film da
incubo, distopico e fantascientifico come “Essi vivono” si sta
rivelando vieppiù profetico. Ci dicono di comprare. E noi compriamo!
Siamo già morti, morti che camminano e consumano.
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