sabato 6 aprile 2019

Salvate il pulcino Ryan


Fonte: Repubblica

Salvare i pulcini maschi. E' l'obiettivo che sta coinvolgendo, negli ultimi mesi, ricercatori, aziende e i distributori di tutto il mondo. In Italia ora prova a impegnarsi nella stessa battaglia anche la Coop. Ogni anno infatti nel Pianeta sei miliardi di pulcini maschi vengono uccisi, molte volte soffocati, all'interno degli allevamenti intensivi. Come hanno denunciato a più riprese inchieste di diverse associazioni ambientaliste i piccoli vengono  "triturati per farne mangime per altri animali".


Questo perché i pulcini maschi non producono uova e non sono convenienti per l'industria agricola al fine di ottenere carne. In Italia si parla di 44 milioni di pulcini maschi uccisi l'anno. Adesso però un nuovo approccio, costituito dalla necessità di garanzie etiche e realizzato grazie tecnologie avanzate,  offre una nuova speranza  per il futuro dei pulcini. Nei supermercati tedeschi Rewe Group sono ad esempio comparse ad inizio anno le prime confezioni Respeggt: uova normali che sono state processate con un'innovativa tecnica che permette di individuare il sesso del pulcino nascituro fin dall'uovo, in modo da non dover uccidere i piccoli maschi. Questa tecnica per Assoavi, associazione italiana degli allevatori avicoli, potrebbe presto arrivare anche in Italia.


In quel caso, grazie a ricercatori tedeschi e olandesi, si usa un marcatore chimico che a contatto con il fluido interno dell’uovo assume un colore diverso a seconda se l'embrione sia maschio o femmina. Le uova commercializzate che sono state processate con questa tecnica indicano dunque che nell'allevamento non sono stati uccisi maschi. In attesa di nuove etichettature etiche richieste dai consumatori in Italia, ora Coop punta allo stesso obiettivo, "salvare il pulcino maschio". Nell'ambito della campagna "Alleviamo la salute" per il benessere animale ha infatti appena avviato un progetto in cui quest'anno verranno allevati e non soppressi alla nascita circa 750mila pulcini maschi. "I pulcini maschi - ricorda Coop in una nota - sono solo parzialmente destinati a diventare galletti o capponi, ma nella maggioranza dei casi, proprio perché considerati improduttivi, sono soppressi dopo la nascita".


Aspettando che anche in Italia vengano sviluppate le nuove tecnologie per conoscere il sesso del nascituro direttamente dall'uovo, Coop spiega che come primo impegno per ora "verranno acquistati pulcini destinati a divenire galline ovaiole per la produzione di uova a marchio solo se i pulcini maschi della stessa covata saranno allevati fino all’età adulta. Ovvero un pulcino salvato per ogni corrispondente gallina ovaiola. Così facendo le uova in guscio a marchio Coop possono definirsi la prima filiera 'cruelty free' in Italia".

[N.d.R. Grazie a Francesco per la segnalazione]

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Il tabù del carnivorismo resterebbe immutato, è vero, ma almeno, se si applicasse quella tecnologia, si eviterebbe la triturazione dei pulcini. O il seppellimento da vivi.

      Sarebbe solo una piccola conquista in fatto di civiltà, ma per chi crede nel progresso morale dell'umanità, sarebbe già qualcosa.

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  2. Dovrebbero proibire la pubblicità TV dei galletti vallespluga. Ecco come finiscono i pulcini maschi che non vergono subito uccisi. Quanto tempo vivono questi galletti? Boicottare la pubblicità

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    1. Sono tante le pubblicità necrofile, contrabbandate per succulente pietanze.

      La pubblicità è come la grandine. Bisogna aspettare che finisca e cambiare canale velocemente.

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