venerdì 17 maggio 2019

Prima offendono le istituzioni, poi fanno le vittime


Testo di Sarah Bocciardi

La notizia di oggi è: "Sospesa per 15 giorni, stipendio dimezzato, per non aver vigilato sui suoi alunni, che nella Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio avevano presentato un video nel quale si accostavano le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza di Salvini." Ora... siamo sicuri che con 'sta gente ci dobbiamo dialogare? Che dobbiamo ignorarli? E non che ne dovremmo parlare di più? Svegliare le coscienze? Parlarne ai nostri colleghi, al bar, ai nostri figli? Non sarebbe ora che ognuno di noi si prendesse il suo pezzettino di responsabilità e iniziassimo tutti ad urlare: "NO"?


Io sono bianca, nata a Milano proprio, ho un lavoro, un tetto sopra la testa, un marito che non mi mena, non sono omosessuale... rimanessi pure zitta starei a posto. Potrei farmi dei grandissimi cazzi miei.  Solo che mi si spezza il cuore quando penso che in questo momento, mentre scrivo, ci sono esseri umani torturati in Libia, gente che sta annegando, persone che vengono licenziate per le proprie idee, il diritto di parola e contestazione calpestato, l'aborto messo in discussione, case per le donne maltrattate che vengono chiuse. Quando iniziamo a dire basta? Dove lo mettiamo il punto?

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