Testo di Paolo Sensini
Immagine che potrebbe sembrare un po' forte, ma se ci pensate bene tutto ciò che rappresenta oggi l'immaginario collettivo fuoriesce da questa scatoletta infernale.
Testo di Paolo Sensini
Immagine che potrebbe sembrare un po' forte, ma se ci pensate bene tutto ciò che rappresenta oggi l'immaginario collettivo fuoriesce da questa scatoletta infernale.
Non sempre fu così. Non al tempo di Ivanhoe, La Pisana, Il Circolo Pickwick, Giovanna La Nonna Del Corsaro Nero, Alberto Manzi, il Pofessor Cutolo, il cane Lassie, Rin Tin Tin, con quell'antipatico ragazzino in divisa, fastidioso come la cacca nelle mutande. Eccetera, eccetera...
RispondiEliminaRicordo un allampanato Dario Fo, traditore dei suoi vecchi camerati, delatore. Poscia divenuto sinistrorso. E la svampita Franca Rame, che il Dario non conobbe intonsa, perché già collaudata da Enrico Maria Salerno. Grande attore, grande uomo, non traditore. E poi Paolo Poli, nato a meno di trecento metri da casa mia, e frocio marcio. Importunava i colleghi di lavoro, con le sue mossettine.
Entrambi furono mandati affanculo, cacciati dalla RAI. Giustamente, a mio avviso. Altri tempi. Berlusconi non aveva ancora cominciato a far danni.
Non sempre fu così.
I cagnetti eroi, in bianco e nero, me li ricordo, eccome!
EliminaPaolo Poli me lo ricordo che ero bambino.
EliminaMi metteva inquietudine