domenica 19 gennaio 2025

Bio è meglio!


Testo di Fulco Pratesi


Un contadino che odiava gli insetti,

sparse il veleno sui broccoletti.

A quella pioggia sottile e mortale,

non sopravvisse nessun animale.

Moriron prima, tra atroci tormenti,

chiocciole e grilli e farfalle innocenti.

Insetti utili, insetti buoni,

carabi, apidi e curculioni.

Ma insetti e vermi, lo sanno anche i cani,

fanno da cibo a molti animali,

e le lucertole, gli uccelli,

(pur quelli utili, pur quelli belli)

che quegli insetti mangiaron negli orti,

caddero subito in terra, morti.

Ma ancor non termina la filastrocca,

la morte incalza: a chi tocca, tocca!

I topiragno, rospi, fringuelli,

ramarri, donnole e pipistrelli,

moriron tutti, senza un lamento.

Il contadino adesso è contento

Senza più uccelli, farfalle ed insetti,

crescon più belli i suoi broccoletti.

Ma la morale purtroppo è diversa,

che quei veleni che il villico versa,

non fanno male soltanto agli insetti,

lombrichi, ricci, ramarri e uccelletti,

Ce li troviamo, lo giuro, nel piatto

e nello stomaco, che non è adatto

a sopportare quei “condimenti”

che sono tossici ed invadenti!

Da tutto questo dipende il finale:

“ Agli animali non fare del male

se vuoi vivere senza paura,

nell’equilibrio della Natura.

2 commenti:

  1. Fulvio Pratesi non usa la doccia
    Per non sprecare l'accadueo'
    Con la spugnetta si terge la coccia
    Ed altre parti che dirvi non vo'.....

    Mai lo sciacquone lui tira nel bagno
    Anche a smaltire copioso caccone,
    Non perché sia inguaribil taccagno
    Ma perché egli mai fu uno sprecone.

    Nell'orticello tra aiole ed anfratti
    Tira su ortaggi e succose verzure
    Senza mai usare concimi artefatti,
    Nemici di augelli e di altre creature.

    Grandi pappate per la coccinella,
    Il.piattolone, il bruco peloso ,
    Ma il nostro ostenta la vuota scodella,
    E si condanna al digiuno forzoso...

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    1. In altri tempi Zenzero ti avrebbe risposto, ma ora, ahimè, è sparita.


      Ho ben presente la foto che ritrae Fuoco Pratesi in Africa con un facocero tenuto per le zampe, da lui appena ucciso.

      E' un cacciatore pentito, e quindi ha tutto il mio rispetto.

      So che il WWF è un'emanazione del mondo aristocratico, essendo nato nella mente di Filippo di Edimburgo, negli Anni Sessanta. E anche in questo caso, ci sono foto che ritraggono la Corona inglese, in India, durante la caccia alla tigre.

      Niente meno!

      Quella stessa tigre che poi sarebbe diventata un emblema delle lotte del WWF a favore della fauna selvatica in via d'estinzione.

      Si potrebbe parlare perciò di ipocrisia e contraddizioni, se non fosse che ci sono anche molti meriti in questa storica associazione.

      Personalmente, da animalista, non mi sono mai sentito in sintonia con gli ambientalisti, benché io mi consideri tale.

      Per me, il WWF è la più evoluta delle associazioni venatorie. E infatti, molti cacciatori riescono ad avere un dialogo con i rappresentanti del WWF. La pensano quasi allo stesso modo.

      Volendo essere indulgenti e ottimisti, qualche merito lo possiamo anche trovare, se non altro per i terreni meritevoli sul piano naturalistico comprati e resi privati dal WWF, forse l'unico modo, in Italia, per salvaguardare certe zone.

      La proprietà privata, infatti, è molto più tutelata legalmente di un parco nazionale o di natura similare, collettiva.

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