sabato 4 gennaio 2014

Isaac Asimov: un caso di letteratura medianica

 

Smartphones, elettrodomestici intelligenti, sonde su Marte, automobili che si guidano da sole. Cinquant’anni fa, all’inaugurazione della Fiera Mondiale, Isaac Asimov fu invitato dal New York Times a scrivere un fondo in cui doveva immaginare come sarebbe stato il mondo mezzo secolo più tardi, alla Fiera Mondiale del 2014. E il grande autore di fantascienza riuscì a descrivere alcune delle rivoluzioni e dei trend che oggi sono parte della normale vita quotidiana. Certe cose le sbagliò, come quella di credere che la gente sarebbe stata tanto annoiata da amare il lavoro come forma di svago. O che ci sarebbero state colonie sottacqua, per liberare il mondo sovraffollato. Ma su alcune previsioni è stato incredibilmente preciso, ha perfino messo nero-su-bianco l’esatto numero degli abitanti degli Stati Uniti e del mondo: rispettivamente 350 milioni e 6 miliardi e mezzo.


Asimov rimane forse il più famoso e ammirato scrittore di fantascienza, ma si dimentica che fu anche uno scienziato, che insegnò biochimica alla Boston University e pubblicò anche libri di diffusione scientifica. Quindi nel prevedere il futuro mezzo secolo più tardi, probabilmente si affidava più alla sua conoscenza scientifica che non all’immaginazione di scrittore. Difatti, lui che aveva pubblicato il grandissimo “Io Robot”, non si fa conquistare dalle sue stesse pagine e prevede piuttosto che nel mondo del futuro i robot non saranno «né molto comuni, né molto efficienti». Semmai, precisa, ci sarà un’avanzata applicazione robotica nei piccoli e grandi elettrodomestici. Difatti descrive sofisticate macchine da casa e da cucina, come l’apparecchio per il caffè da programmare la sera prima per avere una tazza fumante all’ora della sveglia, che è oggi comunissimo in milioni di case americane. Aggiunge che ci saranno in vendita pranzi pronti e surgelati da riscaldare al momento della cena. Immagina la tv con il megaschermo piatto e il cinema in 3D, e soprattutto il fatto che ci saranno satelliti che permetteranno di usare il telefono direttamente con tutti i luoghi del mondo senza passare attraverso centralini. Prevede tra l’altro l’invenzione di cavi in grado di trasportare dati ad altissima velocità (e infatti abbiamo i cavi a fibra ottica) e che le nostre comunicazioni telefoniche includeranno anche l’immagine, come negli smartphone. Sui telefoni del futuro aggiunge; «si potranno fare ricerche, leggere pagine di libri, fare fotografie». Assicura che mezzo secolo più tardi quasi nessun apparecchio elettrico avrà bisogno di un filo e una presa, ma sarà portatile. E che le fabbriche saranno automatizzate e gli uomini organizzeranno il proprio lavoro soprattutto programmando delle macchine (computer?).

Tutto ciò ci può sembrare scontato oggi, ma nel 1964 immaginare uno smartphone con tanta precisione era davvero da fantascienza. Gli Stati Uniti erano lungi dall’atterrare sulla luna, eppure Asimov scrive, correttamente, che 50 anni più tardi la Nasa sarà atterrata su Marte, ma solo con una sonda. Le automobili erano enormi ammassi di lamiera, poco maneggevoli e ingombranti, e se Asimov ha sbagliato nell’immaginare che nella nostra era esse si sarebbero levate in volo, non sbaglia però nel sostenere che nel 2014 «si staranno dedicando molti sforzi» a creare automobili con un «cervello da robot», che potranno «essere programmate per portarci a certe destinazioni senza interferenze dell’autista umano»: Google sta lavorando esattamente su questo concetto, l’auto che si guida da sola.

Comunque la previsione più drammatica dell’autore scienziato è che la tecnologia spingerà l’uomo «ad allontanarsi sempre di più dalla natura». E non basta: prevede anche il digital divide, il divario fra i popoli che hanno facile accesso alla tecnologia e quelli che restano indietro. E il divario, ammonisce, condannerà queste comunità a «scivolare indietro ancor di più».

Asimov scriveva immaginando quel che una Fiera Mondiale del 2014 avrebbe presentato al pubblico. In realtà una fiera del 2014 non è prevista. Il prossimo appuntamento si terrà infatti fra un anno, nel 2015, a Milano. E chissà se qualcuno non stia pensando a creare uno stand dedicato alle previsioni che Asimov aveva azzeccate 50 anni fa.

9 commenti:

  1. ERA MASSONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!! :D

    RispondiElimina
  2. Citazione da MAESTRO DI DIETROLOGIA:

    "Non c’è bisogno di sottolineare la valenza massonica del messaggio asimoviano.

    Ci hanno messo secoli a plasmare il cittadino ideale e a renderlo sempre più efficiente nei confronti del potere, facendolo decadere dalla dignità di essere umano alla condizione di robot. Il robot deve accettare la sua condizione di inferiorità e si può ribellare solo in casi estremi, ma subito dopo rientrare nei ranghi.
    Famosa la frase, scritta dallo stesso Asimov nell’introduzione al “Secondo Libro dei robot”, che riassume la situazione:
    “Mai e poi mai avrei permesso a uno dei miei robot di rivoltarsi stoltamente contro il suo creatore”.
    La saga dei robot è la celebrazione della religione. All’essere umano comune viene introdotto il dogma, quale verità assoluta ed indiscutibile, con l’ausilio del culto, ripetizione ipnotica di atti rituali e simbolici e il tutto si traduce nella morale, cioè le 3 Leggi della robotica, che condizionano l’intero corso della vita e le azioni dell’individuo, togliendogli la libertà di scelta tra bene e male.
    Il premio della subordinazione sarà un immaginaria speranza nel Paradiso, dopo la morte e quindi non verificabile, mentre la punizione sarà l’immediato senso di colpa, l’espiazione dai peccati, verificabile mentre si è ancora in vita, che si trasformeranno nella pena eterna dell’Inferno, aumentando la paranoia dell’individuo e dissuadendolo dalla ribellione."

    RispondiElimina
  3. Ha scritto su diversi argomenti, tra cui storia e ovviamente sulla sua materia, la chimica. Era un conferenziere e un "tuttologo" assai preparato. Che fosse massone non lo sapevo, semmai (ma non per allargare il discorso) c'è stato il caso del di lui figlio, nel cui pc furono trovati centinaia di file pedopornografici, allorchè questi portò il computer a riparare: non so come sia andata a finire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tra le invenzioni ,nel ciclo della "fondazione", i poliziotti adoperavano delle "fruste neuroniche": possono ricordare alcuni aggeggi che oggi adopera la polizia, come scosse elettriche o storditori vari.

      Elimina
    2. Ecco qui una prova:

      http://freemasonry.bcy.ca/nonfiction/talks/vonnegut.html

      Qui KURT VONNEGUT parla dello scomparso ISAAC ASIMOV appellandolo come "FRATELLO"... - - - "I myself at one time tried to become a biochemist—as did our darling, terribly missed BROTHER Isaac Asimov. He actually became one."

      Ricordo che quello è il sito della GRAN LOGGIA DELLA COLUMBIA BRITANNICA E DELLO YUKON - Grand Lodge of British Columbia and Yukon...

      Che suo figlio e forse anche lui stesso abbiano avuto tendenze pedofile non mi stupisce: in quegli ambienti è un corollario quasi sempre presente, anzi un indizio: basti pensare ad un altro "FRATELLO" che come Asimov era nato in Russia: VLADIMIR NABOKOV... g

      Elimina
  4. Io invece non mi stupisco che abbiano "trovato" immagini pedopornografiche nel PC del figlio, perché quando vogliono screditare qualcuno (nel caso di Asimov potrebbe essere stata una vendetta trasversale) la polizia, cihissà come mai, trova foto compromettenti.

    E' successo al padre del piccolo Tommaso Onofri, e non si capisce perché, ma è successo anche ad Alberto Stasi, e con quest'ultimo almeno si capisce perché.

    Spero, se mai un giorno qualcuno volesse incastrarmi, non facciano la stessa cosa anche con me. La Digos è capacissima di farlo. Se riceve l'ordine.

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo con te, Roberto: infatti anche la morte stessa di Asimov, a causa, così si dice, dell'AIDS contratto da una...trasfusione...è piuttosto misteriosa e controversa... Poi sul figlio la vendetta postuma...

    Comunque, a sostegno della mia tesi sulla sessualità deviata del Maestro Ebreo della fantascienza, ecco qui ancora:

    "Isaac Asimov’s butt-pinching predilections were well-known in the day. To be explicit, Asimov was well known for pinching the asses of women who were unlucky–or unwarned–enough to get on an elevator with him alone."

    Mmmhhh...... g

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conosco la biografia del soggetto. Anzi - e lo dico a mio disdoro - credo di non aver letto neanche i suoi bellissimi romanzi, ma se è vero che da secoli ci sono gruppi di potere contrapposti che si fanno guerra reciproca clandestina, posso immaginare che a screditare lui e suo figlio sia stata la fazione che non voleva si divulgassero le informazioni che in qualche modo i massoni hanno e che i comuni mortali NON devono conoscere.

      Del resto, è storia vecchia: Adamo ed Eva sono stati puniti perché volevano conoscere e questo, a qualche entità spirituale o aliena che dir si voglia, evidentemente non piace.

      Elimina
  6. Grande scrittore /limitativo restringerlo alla sola SF/ ma anche delirante ego, cosa questa che gli ha impedito di riconoscere umilmente che l'universo lo ha fatto DIO.
    Ridicolizzava la religione, ma non è mai stato in grado -logicamente- di spiegare
    come dal nulla possa essere venuto ad essere l'universo e l'uomo autocosciente.
    Spero x lui che almeno negli ultimi momenti abbia chiesto perdono: la Misericordia di DIO era lì ad attenderlo.

    RispondiElimina