Facebook tollera l'orrore. Nelle ultime ore sto ricevendo numerosi messaggi relativi ad
una Pagina che, sia nel titolo che negli argomenti trattati, reca immagini di
violenza perpetrati ai danni di gatti attraverso la caccia con l'arco. Alle
nostre numerose segnalazioni inviate a Mr. Facebook riceviamo la risposta che
la Pagina non è stata rimossa. In altre occasioni di segnalazioni riferite a
delle pagine create intorno a contenuti di violenza e
orrore, FB ha risposto che loro vogliono una indicazione mirata al post che non
gradiamo e non genericamente alla pagina. Appare evidente come loro non
vogliano eliminare nessuna pagina perché polarizzano l'attenzione e la presenza
di un certo numero di utenti intorno ad essa (un centinaio nel caso in
questione), nel bene e nel male. Evidentemente la violenza sugli animali viene
considerata accettabile anche se le leggi del nostro stato puniscono chi
esercita violenza su cani e gatti. Pagine, gruppi, profili personali, sono tutti
strumenti che, oltre a diffondere un certo pensiero e a comunicare il nostro
sentire, offrono l'opportunità di sfruttare spazi pubblicitari. Mr. Facebook
quindi non ha alcun interesse a diminuire i numeri che fanno lievitare i propri
introiti a favore di una selezione etico-morale, in pieno rispetto delle leggi
che tutelano i diritti e i doveri dei nostri cittadini. Ci siamo pertanto
trovati, senza nemmeno rendercene conto, nel bel mezzo di una nuova rivoluzione
culturale ancora peggiore di quella berlusconiana, dove il trash dilagante si è
consolidato e poi si è evoluto nell'orrore, nella crudeltà, nella spietatezza
più gratuita. Vi prego di prendere buona evidenza di questa mia nota e di far
sentire anche la vostra voce al riguardo.
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