venerdì 3 gennaio 2014

Stanchi delle guerre

 

Finisce il 2013, e noi siamo stanchi. Stanchi di vedere un mondo dilaniato dalle guerre, stanchi di vedere ingrossarsi le fila dei poveri. Stanchi di ricoverare bambini vittime di bombe e attentati, colpiti da pallottole, feriti dai machete. Le ultime settimane sono state particolarmente difficili per i nostri colleghi in Repubblica Centrafricana, che hanno lavorato senza sosta per assistere le vittime della guerra civile. Non potremo mai dimenticare le facce dei bambini che abbiamo operato, e che fuori dalla sala operatoria non trovavano nessuno ad aspettarli, perché i loro genitori erano stati uccisi. Tanti altri colleghi stanno passando le feste in un ospedale: dall'Afghanistan all'Iraq, dal Sudan alla Sierra Leone. Sono stanchi di guerra. Sono stanchi di vedere aumentare, sempre e ovunque, la disuguaglianza. Sono stanchi di avere sempre più disperati, in fila, davanti a una E rossa che per molti è l'unica possibilità di essere curati. Inizia il 2014, e non possiamo essere stanchi: perché questo è il nostro lavoro. Davanti alla disuguaglianza che cresce, davanti alle guerre e alla povertà, noi sappiamo fare solo questo: aiutare chi ha bisogno. Lo facciamo da vent'anni, e lo faremo anche quest'anno, con il vostro aiuto. Di questo – aiutare chiunque abbia bisogno, con passione, con impegno – non ci stancheremo mai. Buon 2014, da parte di tutti noi.

Nessun commento:

Posta un commento