giovedì 16 maggio 2019

L'ONU mondialista ci dice cosa dobbiamo mangiare


Fonte: Sputnik

Un’esperta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, Julia Muir, ha raccontato a Sputnik che per più di due miliardi di persone mangiare gli insetti non è una novità ma un’attività abituale. “Oggi nel mondo si osserva, se non proprio un movimento, un interesse diretto soprattutto alla ricerca di cibo non solo nutriente, ma anche di origine organica. Il valore nutritivo degli insetti dipende da specie, fase della crescita e habitat, ma in generale gli insetti contengono un’ingente quantità di proteine, paragonabile a quella del pesce, acidi grassi saturi, molto utili per i bambini malnutriti, fibre, fosforo, magnesio e zinco”, spiega l’esperta.


Secondo Ivan Albano, direttore di Italian Cricket Farm, che da anni alleva grilli in una zona vicino a Torino, “le statistiche del consumo mostrano che se entro il 2050 non troveremo un’altra fonte di proteine, al mondo non ce ne saranno abbastanza per tutti”. L’imprenditore spiega che il segreto del valore nutritivo dei grilli consiste soprattutto nell’alto contenuto di proteine. Inoltre, per un chilo di peso i grilli consumano 2000 volte meno acqua e hanno bisogno di 6 volte meno cibo rispetto alle mucche. “In natura non c’è nient’altro che in forma essiccata contenga il 60-70% di proteine. La produzione di un chilo di proteine a partire dagli insetti provoca l’emissione dell’1% dell’anidride carbonica emessa per la produzione di proteine animali”, afferma Albano.

Secondo l’imprenditore i grilli possono entrare a far parte della dieta di chiunque sotto forma di farina da aggiungere in proporzione 1:9 nei prodotti da forno o nell’impasto per la pasta. La “farina di insetti” ha l’aspetto delle nocciole frullate, in quanto durante la produzione viene parzialmente tostata. Albano si dice sicuro che “il permesso di produrre generi alimentari (a base di insetti, ndr) in Europa permetterebbe di far mangiare gli insetti italiani non solo agli animali, ma anche alle persone”. Tuttavia, Julia Muir è convinta che gli insetti non possono essere l’unica soluzione al problema della fame nel mondo, in quanto “al momento attuale sono sottovalutati”. L’esperta ha aggiunto che “le organizzazioni come il Programma alimentare mondiale dell’ONU possono inserire ingredienti a base di insetti nei set alimentari altamente nutritivi”.

Parlando del potenziale dei nuovi tipi di generi alimentari, Muir ha valutato positivamente le nuove leggi di alcuni paesi europei che permetteranno di usare gli insetti come fonte di nutrimento per le persone.

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