La Verità nelle parole di una scrittrice russa

Testo di Joseph Geminale

L'Europa è morta. La riflessione di una scrittrice russa che vive in Svizzera, quindi immagino con una visione più "occidentalizzata", mi ha fatto capire che l'unica via d'uscita possibile è la Pace. L'Europa penso non abbia la stessa idea, motivo per cui credo sia morta. L'Europa avrebbe dovuto garantire Pace e Prosperità dei popoli e delle Nazioni, l'Europa avrebbe dovuto intervenire compatta e determinata contro la guerra e non offrendo armi. L'Europa si è resa vulnerabile a tal punto che diventerà lei stessa vittima di un gioco molto più grande di lei, un gioco dove le regole le hanno scritte Usa e Nato, in realtà la stessa entità. Un'Europa pronta a scodinzolare appena gli Usa s'inventano un nuovo gioco, peccato che siano sempre giochi mortali. Tutte le guerre nel Golfo, Medio Oriente, Asia lo hanno dimostrato. Guerre utili solo per il mercato delle armi e non solo, mercato fortemente condizionato sempre dagli Usa and friends... L'Europa è stata incapace anche e sopratutto durante la guerra dell'ex Jugoslavia, una guerra dentro l'Europa.

Testo di Karolina Frankov

Tanti mi chiedono perché non pubblico niente su quello che accade in Ucraina. Perché non commento e non dico quello che penso. Allora rispondo. Questo non perché mi sento sconvolta o spaventata e sicuramente non perché non ho coraggio di parlare. E’ che non vedo il senso di parlare. Ho parlato tanto nel 2014, 15, 16… quando l’Ucraina sterminava a centinaia i civili nel Donbass. Anzi, ho gridato quando la città dove vive mia madre andava bombardata, quando i pezzi di carne, gambe, braccia, teste dei bambini e dei vecchi erano letteralmente sparsi sui marciapiedi e nei parchi. Mi sembrava di vivere all’inferno quando vedevo le facce soddisfatte e sorridenti delle mie “amiche” ucraine alla vista delle foto dei cadaveri, quelli di Odessa, quelle persone bruciate vive.

Ora. Ora mi sento anestetizzata emotivamente. Faccio fatica ad essere empatica. Mi sento in imbarazzo quando gli amici mi raccontano dello shock e della paura che provano, perché io non provo più niente. Per 8 lunghi anni mia madre sentiva gli spari, gli ululati delle bombe e le notizie dei nuovi morti. La gente del Donbass è abituata. Tutto questo è diventato una quotidianità. Qualcuno ha pregato per loro? Qualcuno di voi? O forse il presidente americano? O l’Europa? Sapete cosa dice la gente di Lugansk? Ve lo riferisco: Dio benedica Vladimir Putin e la Russia. Finalmente è stata avviata l’operazione di smilitarizzazione di Ucraina! Da parte mia posso solo augurare e sperare che nessuno in Ucraina vedrà i propri bambini nelle bare o a vivere con i moncherini e con le protesi! L’unica cosa per cui prego!