lunedì 14 ottobre 2024

La corriera stravagante


pier luigi pinnaNegli anni '50, '60 e '70 esisteva la linea bus che univa Londra e Calcutta, che impiegava circa cinquanta giorni per attraversare l'Europa, la Yugoslavia, la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, per giungere nel nord dell'India e tornare. Con 145 sterline i passeggeri avevano diritto ad una cuccetta e all'accesso agli spazi comuni, come il cucinino e l'unico bagno. Un viaggio straordinario, ma anche piuttosto duro. Non è da escludere che ritornino queste crociere su strada a prezzi popolari, perché la tendenza appare essere quella di un nuovo miliardario con jet privato ogni mille nuovi poveri che gli permettono di comprarselo.

CasanovaxxxxMi sarebbe piaciuto fare quel viaggio in quegli anni. Sarebbe come rivedere i film degli anni 50_60 e notare la semplicità della gente, le strade con poche auto in giro, certo tanta povertà, ma pure i ricchi erano alla mano, la tv in bianco e nero con 2 canali, con le immagini sbiadite.

Livia CeruloSai che puzza nel bagno!

Me: Mi hanno detto che ne partiva uno anche dall'Italia, da Roma probabilmente, e passava per Trieste. Si chiamava "Magic bus". Immagino che dev'essere stata un'esperienza straordinaria. Era l'epoca della "Beat generation". Io sono...venuto dopo, purtroppo.

4 commenti:

  1. Non fa per me , odio le corriere , le gite organizzate , le fermate in autogrill, tutti in bagno e tutti a prendere il caffè e il Camogli ( cit 883 ).
    Sono un solitario autodidatta , i viaggi li organizzo da solo e preferisco farli con mezzi dove sono io a decidere quale itinerario seguire , comprese le variazioni se qualcosa non mi piace.

    Mi è sempre piaciuto però spostarmi in treno , più i locali che quelli a lunga percorrenza , quelli di un tempo , col corridoio laterale e gli scompartimenti isolati con divanetti a sei posti , il porta valigie in alto , il tavolino reclinabile lato finestrino , finestrini che si poteva alzare ed abbassare a seconda della temperatura e della nebbia interna causata da eventuali fumatori.
    Mi piaceva il clima di libertà e di fuga che si respirava nelle stazioni, quasi come a voler scappare dal grigiore della monotona vita quotidiana.

    Poi sono arrivate le risorse che hanno monopolizzato le stazioni , dentro e fuori , i treni sono diventati bunker con aria artificiale , i finestrini sigillati , i controllori che scappano davanti alle risorse rigorosamente senza biglietto.

    Solo auto , quindi , o bicicletta o qualche sana escursione a piedi.
    La libertà non ha prezzo , si dice , ma per essere liberi un prezzo lo devi comunque pagare

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    Risposte
    1. Citazione:

      "Sono un solitario autodidatta , i viaggi li organizzo da solo"



      In dodici anni di viaggi in Madagascar, non mi sono mai affidato ai viaggi organizzati.

      Essere liberi di andare e venire dove e quando piace, è una sensazione bellissima, a cui non ho mai rinunciato.

      Ma io sono stato fortunato. Quando arrivavo all'aeroporto di Antananarivo c'era Tina che mi aspettava, con il nostro autista privato.





      Citazione:

      " i treni sono diventati bunker con aria artificiale"


      L'ultima volta che sono passato per Bologna, stavo per perdere la coincidenza. Dovevo scendere per prendere un altro treno, ma quando il treno su cui viaggiavo si è fermato, non ho riconosciuto la stazione centrale.

      L'avevano interrata!

      Non era più all'aperto come me la ricordavo.

      Ho dovuto chiedere che stazione fosse e scendere in fretta e furia.

      Ma non era meglio prima?

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  2. Nicht hinauslehnen, ne pas se pencher au dehor, è pericoloso sporgersi, e ancora: ne jetez pas aucun objet par la fenetre, eccetera eccetera, targhette applicate alla base dei finestrini, sia negli scompartimenti che nei corridoi.... Curiosamente il monito in italiano era sempre l'ultimo, quasi a significare il nostro ruolo di colonia, la nostra sudditanza perfino nei confronti della Germania, sconfitta come e più di noi....

    Ogni giorno, l'ultimo treno di mezzanotte trasporta i disincarnati verso la grande stazione centrale, finestrini senza avvisi di pericolo, comportamenti da evitare, passeggeri seduti e composti, piattaforme stranamente deserte. Zero attesa alle porte delle ritirate, non importa favorire il biglietto al controllo. Nessuno te lo chiederà...

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