lunedì 11 novembre 2024

I gatti ai tempi della guerra


Le uniche cose vive, che erano rimaste nel villaggio, erano i gatti, non più oche, cani, galline, vacche, ma solo gatti. Gatti grossi e scontrosi che vagavano fra le macerie delle case a caccia di topi. I topi non facevano parte del villaggio ma facevano parte della Russia, della terra, della steppa: erano dappertutto. Quando si dormiva venivano sotto le coperte al caldo con noi. I topi! Per Natale volevo mangiarmi un gatto e farmi con la pelle un berretto. Avevo teso anche una trappola, ma erano furbi e non si lasciavano prendere. Avrei potuto ammazzarne qualcuno con un colpo di moschetto, ma ci penso soltanto adesso che è tardi. Si vede che ero intestardito di volerlo prendere con la trappola, e così non ho mangiato polenta e gatto e non mi sono fatto il berretto con il pelo.

[Mario Rigoni Stern - “Il sergente nella neve”]

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