sabato 16 novembre 2024

Il padre fondatore del partito dell’asteroide



Nè mi diceva il cor che l’età verde
Sarei dannato a consumare in questo
Natio borgo selvaggio, intra una gente
Zotica, vil; cui nomi strani, e spesso
Argomento di riso e di trastullo,
Son dottrina e saper; che m’odia e fugge,
Per invidia non già, che non mi tiene
Maggior di se, ma perchè tale estima
Ch’io mi tenga in cor mio, sebben di fuori
A persona giammai non ne fo segno.
Qui passo gli anni, abbandonato, occulto,
Senz’amor, senza vita; ed aspro a forza
Tra lo stuol de’ malevoli divengo:
Qui di pietà mi spoglio e di virtudi,
E sprezzator degli uomini mi rendo,
Per la greggia ch’ho appresso: e intanto vola
Il caro tempo giovanil; più caro
Che la fama e l’allor, più che la pura
Luce del giorno, e lo spirar: ti perdo
Senza un diletto, inutilmente, in questo
Soggiorno disumano, intra gli affanni,
O dell’arida vita unico fiore.

14 commenti:

  1. Se Leopardi si fosse cambiato la biancheria ogni 2 settimane anziché mesi, fosse stato più virile, più gradito alle donne, meno gracile, frequentatore di talami, amante della vita mondana eccetera, non ci avrebbe assiderato i maroni col suo pessimismo-realismo, ma avrebbe ronzato di fiore in fiore come un bombo . Meglio per lui. In sub ordine pure per noi. A me annoia.

    I pedagoghi felloni della nostra repubblichetta, hanno ben pensato di castrare le potenzialità in boccio dei giovinetti, revogando loro 2 autori infingardi e governativi, il Manzoni ed il Leopardi, mentre a tenera età si addicono esempi fortificanti, dimodoche ' uno possa almeno tentare di affrontare le ambasce della vita con una certa corazzatura, altro che provvidenze e siepi recondite e misteriose....

    Il partito delle meteoriti è per coloro che, come me, hanno impegnato la tenzone. E che magari hanno perso, per i motivi più disparati.

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    1. Il partito del meteorite è molto in voga presso gli animalisti, avviliti per come gli uomini trattano gli altri animali.

      La mia morosa mi supera in questo desiderio che la stirpe umana scompaia.


      Poiché ho sempre insegnato in scuole rurali, quando i bambini riportavano a casa alcuni concetti da me espressi in aula, incontravano la disapprovazione dei loro genitori, bifolchi ignoranti, i quali mi trattavano di conseguenza come i villici trattavano Leopardi.

      Una frase che citavo spesso era: "Gli animali sono miei amici: io non mangio i miei amici". Per i bambini era normale, ma per i loro genitori era pura eresia.

      Mi consideravano snob e presuntuoso perché, durante gli incontri tra genitori e insegnanti, a volte manifestavo il mio pensiero divergente, per esempio facendo notare che le pellicce sono un capo d'abbigliamento indecente.

      Cercavo di farlo notare con il maggior tatto possibile, ma le mamme impellicciate se lo legavano al dito.

      La mia "diversità" appariva anche senza che io mi mettessi d'impegno, mi usciva spontanea, ed è perciò che sento Leopardi a me molto simile.

      Anch'io penso di essere pessimista, benché le donne non mi siano mai mancate, sempre purtroppo fugaci e fuggevoli.

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  2. Credo che l' asteroide , tutto sommato , sia una metafora
    L' asteroide colpisce chi lo cerca e lo desidera per i più svariati motivi ...
    Tutti , almeno una volta nella vita , penso abbiano desiderato , in un momento di sconforto profondo , che venisse un azzeramento, un reset, per mettere un punto finale ad una situazione insostenibile ; credo che sia accettabile e comprensibile , siamo umani ...

    Diverso è chi vive costantemente in questa alienante situazione ; alienante perché estranea alla vita umana , che è fatta di alti e bassi , che dobbiamo accettare e nei limiti del possibile cercare di cambiare o migliorare.
    Questa , secondo me è la " filosofia" del vivere , chi cerca e desidera un intervento esterno ( asteroide , metafora ma non tanto ) a mio parere è un pusillanime che non ha capito in che posto si trova ma soprattutto come funziona questo posto .

    Non a caso , in questo periodo decadente , questi pensieri insani si fanno sempre più strada nelle menti , credo che sia tipico delle società " evolute" che non hanno più niente da dire né tantomeno da sognare.

    Quanto al Leopardi precursore del partito il mio pensiero combacia con quello di Mauro.

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    1. Citazione:

      "a mio parere è un pusillanime"


      Una frase che mi piace molto, e che trovo realistica, afferma: " O si fa parte del problema, o si fa parte della soluzione".


      Quelli che maledicono l'umanità cattiva e ignorante, dedita a fare il male, e qualche volta anche a subirlo, cosa possono fare per non essere pusillanimi?

      La mia morosa, che odia a morte l'umanità, stamattina va a contare gli uccelli sul lago di Lugano. Siccome ci vede poco, le hanno dato il compito di tenere il registro del conteggio.

      Non sta a piangersi addosso, aspettando l'asteroide e anch'io, benché sia sicuro che l'umanità, indipendentemente da ciò che pensano gli animalisti, sia già condannata all'estinzione, non sto a perdere tempo, ma mi dedico a ciò che mi fa piacere: osservare gli animali, fotografarli, filmarli e, in alcuni casi, anche allevarli.

      Ti anticipo che presto mi regaleranno dei gechi.

      E' la prima volta che allevo i gechi.

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  3. Mah, questa stroncatura di Leopardi mi pare eccessiva. Leopardi è stato sfortunato, si è rovinata la vita sui libri, un suo parente gli consigliava di uscire, cavalcare ... È vero, a volte sembra un menagramo (un Pasquale Passaguaie), ma alcuni versi (anzi non pochi) sono sublimi. Ma Mauro preferisce una cagata pazzesca come Piccolo mondo antico ...

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    1. Non so se a Mauro piaccia Piccolo mondo antico, ma la letterature dolce (o sdolcinata) mi sembra sia minoritaria rispetto alla letteratura del dolore, della sofferenza, dell'angoscia, del conflitto e della controversia.

      Credo, anzi, che l'intera letteratura occidentale affondi le sue radici nella tragedia greca, che ha dato l'imprinting a tutto ciò che è stato scritto nei secoli seguenti dagli scrittori occidentali.

      Mi vengono in mente tantissimi esempi.

      I poeti maledetti francesi: Baudelaire e il suo "Spleen", termine intraducibile che dovrebbe significare "tristezza", o qualcosa del genere.

      E vogliamo parlare della letteratura di guerra? (Primo Levi, Erich Maria Remarque, ecc.)


      I nostri, Carducci e perfino Pascoli, con le situazioni drammatiche (l'assassino del padre, per il secondo, la morte del figlioletto, per il primo) hanno prodotto i loro capolavori.

      Non parliamo, poi, di Dante e del suo inferno.
      Da incubo!

      Foscolo e la "fatal quiete"...

      Questa è la letteratura!

      Perché?

      Forse perché il dolore degli altri è attrattivo, ci conquista e ipnotizza e ci dà una specie di conforto, sapendo che qualcuno sta...peggio di noi!

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    2. "Questa è la letteratura!
      Perché?"

      Cosa cerchiamo nei libri? Cose, esperienze nuove, conflitti, tragedie - perché sono più interessanti e magari utili. Che ce ne facciamo di racconti di persone felici, che noia. È il dolore che ci attrae e vedere come altri se la sono cavata in circostanze drammatiche, così impariamo qualcosa, potrebbe capitare anche a noi.

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    3. A Mauro Manzoni e Leopardi stanno sui santissimi. Recentemente dopo la solita bordata contro Manzoni ha vantato Piccolo mondo antico, infinitamente superiore ai P. S. secondo lui. Secondo me invece merita il giudizio che diede Paolo Villaggio a proposito della Corazzata Potemkin. Ma forse è solo questione di gusti (anche se, devo essere sincero, su certe cose trovo che de gustibus non est disputandum non vale).

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    4. Alle magistrali ci insegnavano che il protagonista dei Promessi Sposi è la...Provvidenza.

      Io aggiungo: "Per aspera, ad astra", attraverso le difficoltà, alle stelle.

      Superata la cattiveria del Signorotto locale, la peste e altre difficoltà, i promessi sposi alla fine si unirono e sul loro desco, circondato di occhi di bambini, la polenta era molto...fluida.

      Quasi evanescente.

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  4. Il gobbetto marchigiano mai se la cavo', il Manzoni ci ha preso per il sedere. 2 esempi negativi a parer mio ché ne' le siepi ne ' la provvidenza risolvono. Carducci altro pianeta eccetera eccetera. Le noiose vicissitudini del cornuto Renzo, appesantite da risciacquature in Arno oltre misura mortificano i giovani spiriti, sfasciano i maroni, mentre leggendo il "frivolo" Fogazzaro lo studente impara a compitare in ugual misura, forse meglio, rimandando i rovelli in età più matura.

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    1. Citazione:

      "appesantite da risciacquature in Arno"


      Se le cose stanno così, non verrò a Firenze per correggere il manoscritto del mio prossimo romanzo.


      Il titolo penso che sarà quello originale: "Tutto ciò che avreste voluto sapere sul signor Bartoli, ma non avete mai osato chiedere".

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  5. Concordo Free, non serve ormai risciacquare nulla. Basterebbe resuscitare le parole cadute in disuso, e che abbondano nella nostra stupenda lingua....

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    1. Ma perché Manzoni è andato proprio a Firenze? Forse perché era la città di Dante? Ha avuto contatti con qualche accademia, tipo quella della Crusca?

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  6. Sembra il nostro si aggirasse fra nobili, notabili e popolane/i per carpirne ogni minimo intercalare, modo di dire, aggettivo onde appesantire vieppiu' il suo già greve pippone. Sembra anche che il predettto democristiano ante-litteram solesse frequentar foemine di reggimento et altre più border line...Firenze è una piccola Sodoma e non è solo un modo di dire.

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