Fonte: Repubblica
Riesplode la rabbia
degli agricoltori di Torchiarolo e dei paesi limitrofi, che dall’alba
all'ora di pranzo hanno bloccato la corsia nord della strada statale
Lecce-Brindisi. Almeno 200 persone si sono fermate sulla carreggiata
all’altezza dello svincolo per Torchiarolo, urlando slogan ed
esponendo striscioni contro le eradicazioni degli ulivi colpiti da
xylella fastidiosa. Il bilancio delle scorse giornate è stato
pesante: 653 alberi venuti giù in provincia di Brindisi e 270 in
quella di Lecce, con cifre destinate a crescere velocemente, come
annunciato dal commissario straordinario Giuseppe Silletti, che vuole
raggiungere al più presto la
quota fissata di 3.000 ulivi.
È questo il numero
indicato nel Piano bis, approvato il 30 settembre, e che le autorità
italiane vorrebbero mettere sul piatto dell’Unione europea, che
domani tornerà ad esaminare il caso xylella nell’ambito
della riunione del Comitato fitosanitario. In particolare, sarà
analizzata la questione delle barbatelle a cui è stato imposto il
blocco di movimentazione – con la motivazione di essere piante
“ospiti” di Xylella - con gravi danni del settore vivaistico
della provincia di Lecce. La protesta dei manifestanti di
Torchiarolo si è conclusa all'ora di pranzo. In molti, fra gli
automobilisti, hanno dovuto percorrere strade alternative per
raggiungere la propria destinazione. La contestazione spontanea è
stata seguita dai poliziotti della questura di Brindisi. I
rappresentanti dei vivai viticoli hanno organizzato un’altra
manifestazione davanti alla prefettura di Lecce, chiedendo un impegno
concreto da parte delle istituzioni locali per evitare la chiusura di
circa 70 aziende che si occupano a titolo esclusivo di produzione e
commercializzazione di barbatelle.
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