Fonte: La Repubblica
Un uomo di 62 anni di
Issiglio, sulle alture sopra Ivrea, si è lasciato morire di fame
nella sua abitazione seguendo "un percorso di purificazione"
assieme alla moglie, ora ricoverata in ospedale. Lo hanno riferito i
carabinieri che stanno indagando. Gli investigatori vogliono
accertare se l'uomo, Alain René Francois Fourré, pensionato
originario di Niort, in Francia, che abitava in paese da quattro anni
dopo avere ristrutturato una cascina, fosse legato ad una qualche
setta religiosa: lui e la convivente si facevano chiamare "sacerdoti"
da un piccolo gruppo di adepti conosciuto in paese per le "feste
della luna piena". Il sessantunenne è stato trovato morto in
casa sabato scorso: il medico legale ha poi stabilito che a ucciderlo
era stato un lungo digiuno: "Estremo deperimento organico con
cachessia", recita il referto. Oggi sono stati trovati suoi
biglietti in cui, appunto, si parla di un non meglio precisato
"percorso di purificazione".
La compagna, Claire
Marie Michèle Gichard, infermiera di 48 anni, anch'essa nata in
Francia, a Saint Etienne, e residente a Vidracco, sempre nel
Canavese, è ricoverata in ospedale con gravi sintomi di
denutrizione: i due, spiegano i carabinieri, "nelle ultime
settimane avevano intrapreso volontariamente un trattamento da loro
ritenuto 'di purificazione', ragion per cui avrebbero interrotto il
nutrimento". La donna ha raccontato che il "percorso di
purificazione" assieme al compagno era iniziato tre settimane
fa: digiuno assoluto, con l'assunzione solo di acqua e tisane. Lei
però, sentendosi troppo debole, aveva interrotto il digiuno una
settimana fa mentre, secondo il suo racconto, il compagno aveva
deciso di proseguire. Fino a sabato, quando l'uomo si è sentito male
e la donna ha chiamato i soccorsi. Ma quando il 118 è intervenuto
per il pensionato non c'era più nulla da fare.
Secondo testimonianze,
Fourré e la Gichard avevano "numerosi amici" che li incontravano nella
casa di Issiglio. Lei ha un suo sito internet in cui si fa chiamare
Claire Savenca e dove si dice specializzata in "guarigione
attraverso i suoni". Secondo quanto riferito in paese, i due si
facevano chiamare "sacerdoti" presso una non meglio
precisata "comunità dei boschi", un gruppo di poche
persone che vivono in tenda nei pressi del vicino paese di Rueglio.
Sarebbero conosciuti per le loro "feste della luna piena".
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