Testo di Beppe Miceli
Il Papa ha un tumore
al cervello? Sì, no, forse. La Curia sta pugnalando alle spalle
anche Papa Francesco. Una campagna di demolizione sottile, infida e
sleale, attuata secondo un disegno ormai ben noto alle porpore
vaticane. Troppo rivoluzionario, Bergoglio, per una mentalità della
Chiesa retrograda, impastoiata nelle sabbie mobili del celibato che
conduce inevitabilmente alla pedofilia e all'omosessualità: colpe
per cui Sua Santità ha chiesto pubblicamente scusa. E' la Curia che
comanda in Vaticano. Il Papa è succube di essa. La Chiesa viaggia ad
una velocità assolutamente inadeguata all'evolversi sociale,
culturale ed etico della nostra collettività. Una società che ha
imparato a vivere senza più necessità alcuna degli insegnamenti
religiosi, creandoseli da sé, senza porsi il problema di quanto
questa scelta possa essere giusta o meno. Un'umanità che segue i
propri istinti e la moralità primordiale per giudicare se il proprio
agire è giusto o non giusto. Una comunità che vede nel
cattolicesimo un'ingerenza insopportabile nella gestione dei propri
rapporti sociali e familiari, domandandosi quale possa essere il
reale confine che li separa dall'islamismo o dall'ebraismo. Papa
Francesco è troppo furbo per fare la fine di Papa Luciani. In
Vaticano stanno tentando di farlo fuori in altra maniera.
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