martedì 13 ottobre 2015

L'ultimo maiale



Per oltre 10 anni Bob Comis è stato un allevatore di maiali, ma, col passare del tempo, Bob ha iniziato a sentire che qualcosa non andava. Che il suo rapporto con questi animali era “distorto”, “perverso”, “sbagliato”. “Si basava su una menzogna – come racconta lui stesso – Io mi sentivo felice accanto a loro. E loro mi seguivano, erano incuriositi da me, cercavano un rapporto. Ma sapevano che tutto questo era una falsità perché io ero un allevatore di maiali e prima o poi li avrei uccisi. E questo è ingiusto. Dopo anni passati a guardare negli occhi questi animali posso dire che nessuno di quegli sguardi è vuoto. Dietro c’è sempre qualcuno”. Così Bob ha deciso di cambiare non solo la sua vita ma anche quella dei 250 suini della sua fattoria. È diventato vegan (“Non ha senso mangiare i maiali e non mangiare i cani, sono uguali, così ho deciso di non mangiare nessuno dei due”), ha iniziato a coltivare verdure e ha trasformato l’allevamento in un luogo dove gli animali non vengono più allevati per il macello, ma trascorrono serenamente la loro vita fino alla vecchiaia e alla morte naturale.


“Non voglio più avere il potere di decidere chi vive o muore – racconta Bob nel trailer del documentario - Ho deciso di rinunciare al mio lavoro, alla mia vita, per vivere in linea con i miei principi. Si tratta di uno sforzo colossale. Ma io mi sono impegnato a farlo“.

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