Fonte: Promiseland
Verso alcuni
animali è in atto una vera e propria campagna persecutoria.
Perché “diversi”, perché hanno la colpa di essere dove l’uomo
non sa gestirli. Appartengono ad una categoria, “gli animali
indesiderabili”, che è poi il titolo
della mostra che la Lav ha portato al VeganFest di Bologna
organizzato da AssoVegan e da tutto il network VeganOK, come
ha spiegato alle telecamere di VeganOK
TgNews, il responsabile
animali selvatici dell’associazione, Massimo
Vitturi. “Il
risultato è avere milioni di esemplari uccisi ogni anno.
La loro caratteristica è l’essere stati introdotti sul territorio
per scopi di tipo economico, ora però diventano improvvisamente
sgraditi. Si va dalla nutria al gambero rosso ad altri. La soluzione?
Lo sterminio, l’eradicazione… Così, su di loro, ricadono le
responsabilità umane, ma a pagare sono, appunto, gli
“indesiderabili”.
La Lav “è contraria
a questa visione del rapporto tra uomo e natura. Paghino
piuttosto quelli che importarono ad esempio la nutria dal SudAmerica,
sradicandola dal suo territorio, ad
esclusivo vantaggio dell’industria della pellicceria!”.
Ma non c’è solo la
nutria. “Che dire infatti delle cornacchie, massacrate tutto l’anno
perché possono cibarsi di uova e, nello specifico, di uova di
fagiano, che interessa i cacciatori. E siccome
l’interesse sul fagiano è preminente per i cacciatori, la
cornacchia deve essere sterminata
solo perché è se stessa”. Il risultato mediatico è devastante.
“Il cittadino comune ne
ha ormai una percezione negativa.
Se andassimo in piazza Maggiore a Bologna e interpellassimo la gente
sulla nutria, ci guarderebbero con la faccia schifata, pur magari non
avendo mai visto una nutria e non conoscendola. E’ stata messa in
atto una campagna mediatica che ha distrutto l’immagine di questi
animali, che sono esseri senzienti. La Lav lavora ininterrottamente
per fermare il loro sterminio”.
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