martedì 20 ottobre 2015

Gli indesiderabili


Fonte: Promiseland

Verso alcuni animali è in atto una vera e propria campagna persecutoria. Perché “diversi”, perché hanno la colpa di essere dove l’uomo non sa gestirli. Appartengono ad una categoria, “gli animali indesiderabili”, che è poi il titolo della mostra che la Lav ha portato al VeganFest di Bologna organizzato da AssoVegan e da tutto il network VeganOK, come ha spiegato alle telecamere di VeganOK TgNews, il responsabile animali selvatici dell’associazione, Massimo Vitturi. Il risultato è avere milioni di esemplari uccisi ogni anno. La loro caratteristica è l’essere stati introdotti sul territorio per scopi di tipo economico, ora però diventano improvvisamente sgraditi. Si va dalla nutria al gambero rosso ad altri. La soluzione? Lo sterminio, l’eradicazione… Così, su di loro, ricadono le responsabilità umane, ma a pagare sono, appunto, gli “indesiderabili”.



La Lav “è contraria a questa visione del rapporto tra uomo e natura. Paghino piuttosto quelli che importarono ad esempio la nutria dal SudAmerica, sradicandola dal suo territorio, ad esclusivo vantaggio dell’industria della pellicceria!”. Ma non c’è solo la nutria. “Che dire infatti delle cornacchie, massacrate tutto l’anno perché possono cibarsi di uova e, nello specifico, di uova di fagiano, che interessa i cacciatori. E siccome l’interesse sul fagiano è preminente per i cacciatori, la cornacchia deve essere sterminata solo perché è se stessa”. Il risultato mediatico è devastante. “Il cittadino comune ne ha ormai una percezione negativa. Se andassimo in piazza Maggiore a Bologna e interpellassimo la gente sulla nutria, ci guarderebbero con la faccia schifata, pur magari non avendo mai visto una nutria e non conoscendola. E’ stata messa in atto una campagna mediatica che ha distrutto l’immagine di questi animali, che sono esseri senzienti. La Lav lavora  ininterrottamente per fermare il loro sterminio”.

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