venerdì 16 ottobre 2015

Quando la religione sta dalla parte degli animali



Il governatore dello stato indiano settentrionale dell'Haryana, Manohar Lal Khattar, ha sostenuto che «i musulmani possono continuare a vivere in India», ma «dovranno rinunciare a mangiare la carne di mucca», perchè essa «è una componente essenziale della nostra fede induista». In una intervista con il quotidiano The Indian Express, Khattar ha definito «sbagliato» e «frutto di un malinteso» l'incidente in cui tempo fa un musulmano è stato linciato da una folla con l'accusa, falsa, di avere mangiato carne bovina. Il politico, appartenente al partito di governo del Bjp (centro destra) ha precisato inoltre che la mucca, il libro sacro della Gita e Saraswati sono oggetti di culto per la maggioranza di questo Paese e che comunque i musulmani non trasgredirebbero il loro credo religioso rinunciando alla carne di mucca. Il linciaggio a fine settembre di un musulmano in Uttar Pradesh ha sollevato una ondata di proteste e critiche al governo del premier Narendra Modi, accusato di non proteggere il pluralismo, storico patrimonio dell'India.


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