Fonte: OIPA
A seguito di indagini
e verifiche, la delegazione OIPA in Camerun ha riscontrato che,
nonostante nel Paese i cani siano considerati gli animali più vicini
all'uomo, in alcune comunità del Paese vengono uccisi al fine di
consumarne la carne. “Negli ultimi tre anni, l’OIPA ha portato
avanti attività capillari finalizzate alla sensibilizzazione sul
benessere e il rispetto degli animali”, spiega Che Gilbert Ayunwi,
rappresentante internazionale dell’OIPA in Camerun, “ma dopo
questa ultima terribile scoperta abbiamo realizzato che c’è ancora
moltissimo da fare nell’educazione della popolazione”.
Solo pochissime
famiglie vedono il loro cane come un animale da compagnia, la
stragrande maggioranza lo detiene infatti per motivi di sicurezza o
per sfruttarlo nell'attività venatoria. Oltre ad essere una
pratica vergognosa, il consumo di carne di cane è anche estremamente
pericoloso per la salute umana, dal momento che la maggior parte dei
cani uccisi sono randagi, che si alimentano con cibo di fortuna
trovato nella spazzatura, sono spesso malati o vengono catturati
tramite avvelenamento. La motivazione principale di questa pratica va
ricercata nell'estrema povertà e nell’ignoranza delle comunità
locali.
L’OIPA Camerun sta
predisponendo una lettera alla delegazione regionale del Ministero
degli allevamenti, della pesca e degli animali per sollevare la
questione all'attenzione delle autorità e richiedere la modifica
della legislazione che, attualmente, non vieta il consumo di carne di
cane. Prosegue in parallelo la campagna di sensibilizzazione nei
confronti delle popolazioni locali attraverso materiale informativo. Uno step importante per diventare sempre più un punto di
riferimento per la popolazione è stato compiuto nei mesi scorsi con
l'apertura di una sede aperta al pubblico per informazioni e per
accogliere e formare nuovi volontari.
Nessun commento:
Posta un commento