Fonte: Magdi Cristiano Allam
Buongiorno amici. Se
qualcuno avesse dei dubbi sul fatto che siamo vittime di una
strategia criminale che sta trasformando l'Italia ricca in italiani
poveri, sottomessi ad una dittatura finanziaria e discriminati dentro
casa nostra a vantaggio degli immigrati e dei clandestini, consideri
quanto sta accadendo a Grosseto. Oltre 1.500 i
cittadini che hanno firmato una petizione con cui si chiede al Comune di
Grosseto di consentire l'opzione del baratto amministrativo, cioè la
pratica per cui, se sono in difficoltà, pago il mio debito di
arretrati e tasse comunali pulendo le strade della mia città o
imbiancando le aule scolastiche, ovvero svolgendo lavori socialmente
utili.
Il baratto
amministrativo è contemplato dall'articolo 118 (comma 4) della
Costituzione e dal decreto Sblocca Italia del 2014 che, al capitolo
dedicato a sollecitare i cittadini a tutelare e valorizzare il
territorio in cui vivono, stabilisce che il Comune può individuare
una serie di "lavoretti" che il cittadino può fare per
avere in cambio riduzioni o l'azzeramento di tributi comunali. Ciò avverrà in un
contesto dove mediamente l'80 per cento delle risorse dei comuni sono
destinate all'assistenza sociale e a beneficiare dell'80 per cento di
questi fondi sono gli immigrati, i Rom e i clandestini, definiti
impropriamente migranti o richiedenti asilo. Mentre i clandestini
vivono tranquillamente percependo 1.200 euro al mese per il vitto e
l'alloggio gratuitamente, gli italiani dovranno spazzare le strade
per ripagare il canone d'affitto che non possono permettersi perché
disoccupati o esodati.
Cari amici, si sta
perpetrando un crimine nei confronti degli italiani. Dobbiamo
ribellarci e insorgere. Le risorse degli italiani devono essere
destinate agli italiani. Nessun debito contratto in uno Stato-Mafia,
ladrone e aguzzino, che impone il più alto livello di tassazione al
mondo in cambio dei servizi più scadenti nel mondo libero, deve
ridurci in uno stato di servitù persino nei confronti dello
straniero. Mobilitiamoci per riscattare il nostro inalienabile
diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. Andiamo avanti.
Insieme ce la faremo!
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