sabato 29 febbraio 2020

L’ipnosi a distanza come spiegazione di fatti criminosi


Come immagino saprete, sulle bancarelle di libri usati si fanno delle piacevoli scoperte. In questo caso, nonostante la brutta copertina, che non invoglia all’acquisto, si nasconde un tesoretto d’informazioni. E questa sembrerebbe una cosa tipica: più le copertine sono brutte e più interessante è il libro, anche se non sempre è così. E allora, benché non abbia finito di leggerlo, voglio mettervi al corrente di un’idea che mi è sorta, come capita spesso durante le ore di veglia notturna. Il tema è quello degli atti criminosi violenti apparentemente inspiegabili, o a cui viene data una spiegazione troppo banale per noi complottisti. Tali atti vanno dalle sparatorie americane, nelle scuole o sui posti di lavoro, entrambi eventi che in Italia, al momento, non si verificano (e bisognerebbe chiedersi perché?), agli attentati terroristici di matrice islamica, ai nostrani femminicidi e alle aggressioni di “tipo Kabobo il picconatore”. In quest’ultimo caso, quasi sempre il soggetto, una volta arrestato e sempre che non lo freddino sul posto, non si ricorda cosa ha fatto e dice di aver sentito….delle voci in testa.


Veniamo al libro. L’autrice, la contessa Matilde Izzia di Ricaldonevi ha raccolto le sue esperienze paranormali, o metapsichiche che dir si voglia. Una in particolare è pertinente con gli atti criminali a cui ho fatto cenno e si è verificata nel 1967. La contessa e suo marito Aldo conoscono un ipnotizzatore e, inizialmente scettici, invitatolo nella loro magione, devono constatarne le sue autentiche doti di controllo sugli altri mediante la forza del pensiero. L’ipnosi è stata banalizzata per il grande pubblico televisivo da personaggi del calibro di Giucas Casella. E questo è stato fatto, analogamente agli avvistamenti di UFO, proprio per indurre le masse a considerarli temi ridicoli e privi di fondamento scientifico. Ovvero, sia sull’ipnosi, che sui dischi volanti, che su altri temi analoghi, è stata alzata una barriera affinché il volgo vi sbattesse contro e non si permettesse di indagare.

Non entro nel merito delle esperienze dell’autrice con l’ipnotizzatore da lei conosciuto, ma se gli studi sul controllo mentale furono cominciati dai militari già negli anni Cinquanta – e tutti noi abbiamo sentito parlare del Progetto MKultra e di quello Monarch – immagino che non si siano limitati alla somministrazione di droghe come l’LSD o ad altre diavolerie basate sulle onde elettromagnetiche, ma abbiano tentato anche la strada della collaudata ipnosi, la cui nascita, se non vado errato, risale all’Ottocento. E forse anche prima. Ecco che, a distanza di settant’anni dall’inizio delle sperimentazioni, i militari americani e russi (senza escludere i cinesi) non possono non aver ottenuto dispositivi o metodi di controllo mentale a distanza di cui vediamo spesso i sanguinosi effetti.

Dalla frase conclusiva del capitolo, la stessa autrice dimostra di sapere che l’ipnosi avrebbe potuto essere usata per scopi malvagi, come infatti oggi sta probabilmente avvenendo. Ecco le sue parole: “Terminammo la cena con molti brindisi in onore dei poteri mentali, augurandoci che, nel giorno ipotetico del loro pieno sviluppo, non diventino strumento di male per tutti”.

18 commenti:

  1. Non so se hai presente quei casi di immigrati subsahariani che, da un momento all'altro, vanno in escandescenza, magari denudandosi completamente dinanzi a tutti. Può darsi che siano affetti da una sindrome di spaesamento, oppure può darsi che codesti siano controllati da remoto mediante sofisticati dispositivi elettromagnetici.
    Io, personalmente, sono affascinato da tutto quanto concerne il controllo mentale. Conoscendo come funziona quest'ultimo, si può proteggere la propria indipendenza di pensiero.
    Il trauma è giocoforza necessario per controllare mentalmente una persona nel lungo periodo. Suggerisco di andare su YouTube e di ascoltare il video: "SOS - Cavia umana dalla Svizzera denuncia il sistema MK-Ultra".

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    1. Ho già ricevuto, al di fuori di questo blog, il commento di un'animalista che vorrebbe che il controllo mentale venisse esercitato sugli assassini di animali, onde farli smettere di essere tali.

      E' una delle tante espressioni di ingenuità di cui gli animalisti spesso si rendono "colpevoli".


      Ma è anche il desiderio di un mondo più giusto.

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  2. Beh, inizio col dire che tutto potrebbe essere ipnosi: guardare la TV, ascoltare un concerto, ammirare un incantevole tramonto, ecc... la Vita stessa potrebbe essere considerata una grande ipnosi. Complimenti per aver trovato il suddetto libro che non conoscevo! Quello scritto da te e il commento sopra sono interessanti e veritieri. :-)

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    1. Ti ringrazio.

      Un'idea originale, la tua.

      Rimetto il link del tuo sito fra i preferiti.

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    2. Grazie. In ogni caso ce ne sarebbe da parlare... Credo che l'ipnosi, spesso derisa dai media e dalla gente, sia utilissima per la risoluzione di molte patologie, disturbi, eccetera, senza l'ausilio di farmaci tappabucchi (senza dir di peggio). Per scendere maggiormente nella tematica dell'ipnosi, ora come ora, dico che serve all'ipnologo per specchiarsi nel suo "paziente", stessa cosa che fa il medico col suo di "paziente", questo per dire che il vero medico per essere davvero bravo non dovrebbe aver più "pazienti"! Chiaramente vorrei distinguere bene un ipnologo da uno psichiatra...ma qui mi fermo.

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    3. Sai cos'è che mi irretisce dell'ipnosi?

      Di perdere il controllo di me stesso, anche se temporaneamente.

      Temo che vengano fuori delle cose che sarebbe meglio per tutti rimanessero segrete.

      I classici scheletri nell'armadio.

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    4. Quando si è in ipnosi si è in uno stato di pura Verità. Veritas Vincit è il nuovo nome (fantastico) del tuo blog... un caso? La Verità, bella o brutta che sia è sempre verità... e la VERITA' rende liberi, sempre, liberi da questo sistema imposto da millenni.
      Chiaramente non tutti hanno bisogno di un'ipnosi, come sempre dipende da persona a persona, c'è chi risolve con una meditazione, chi cambiando compagna, chi cambia lavoro, chi pratica una qualche pratica spirituale, una simulazione mentale, e così via. Di certo non si migliorano le proprie condizioni facendo sempre le stesse cose da anni, in ciclotomia. La paura, come nella maggior parte dei casi ed in ogni ambito, è una MALATTIA da comprendere e dissolvere... per le ragioni espresse in questo messaggio.

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    5. Non intendo contraddirti perché come sempre dici cose sagge, ma il mio passato non è del tutto limpido e ci sono cose che, se fossero risapute, mi farebbero sprofondare nella vergogna.

      Grazie per i tuoi commenti e per la consulenza dell'altro giorno.

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  3. L'ipnosi si fa strada nel substrato animico comune che, potenzialmente, tutto sa perché è condiviso, atemporale e ubiquo. Il cosiddetto potere mentale è in ognuno di noi. Non ho letto il libro ma ascoltato centinaia di ipnosi conoscitive con grande interesse. Mi limito a suggerire quelle condotte da Lucio Carsi e 'i viaggi dell'anima' con ipnotisti sinceri e capaci. Teoricamente l'ipnosi è in grado di attingere ad ogni aspetto del reale e risolvere quindi con relativa facilità ogni enigma della nostra storia. Anche Corrado Malanga (ed anche il celebre Psichiatra americano John Mack) ha fatto ampio uso dell'ipnosi per conoscere e trattare i tantissimi casi di rapimenti alieni che emergevano prepotenti e dettagliati dai resoconti degli addotti. Forse l'ipnosi è solo un accesso al piano eterico, svincolato dagli inganni della mente.

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    1. Substrato animico comune non so bene cosa sia, ma l'ipnosi, come tutte le cose che riguardano la mente umana, mi affascina parecchio, ma è come una bella e irraggiungibile donna.
      Non è alla mia portata.

      Quando poi dici che il potere mentale è in ognuno di noi", penso a me stesso, io che non sono nemmeno capace di tenere in mano un cacciavite.

      Figuriamoci se riuscirei a far emergere il mio potere mentale!

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    2. freeskies dice bene, in ipnosi viene fuori la parte animica, la parte femminile, la parte "castrata" dalla parte maschile e cioè lo spirito... e la stessa cosa accade nel mondo nostro, uguale! Nella società il maschio vuol sempre prevalere sulla femmina, basta vedere il vaticano e comunque la prevalenza prepotente della razionalità sul mondo delle emozioni, delle idee, della spiritualità, della femminilità appunto. Invece una persona in equilibrio, in coerenza con anima e spirito vive decisamente un'altra Vita, (in meglio?) ma la realtà la vedrà sicuramente in modo differente, non duale... Comunque è un argomento piuttosto vasto ma meraviglioso.

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    3. Questa cosa della parte femminile che c'è in noi la trovo piuttosto....conturbante.

      E poi mi sembra un tema sinistroide.

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    4. Le anime sono parte di un insieme, sono tutte connesse in un livello o in un altro; la grande energia della vita e della conoscenza. Secondo i massimi ricercatori non tutti gli esseri umani hanno in loro questo peculiare elemento.

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    5. Corrado Malanga è riuscito a convincermi senza difficoltà che non tutti gli esseri umani sono dotati di coscienza.

      In quanto animalista, me ne sono accorto molte volte.

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  4. Senza troppe acrobazie : si tratta di persone depresse in cura da psichiatri ovvero da pseudomedici ( la psichiatria non ha mai guarito nessuno ) che ti mettono sotto sedativi. Gli psicofarmaci. Se leggi i foglietti illustrativi sugli effetti collaterali( panico, omicidi di massa, suicidi, manie dinpersecuzione, allucinazioni in ogni caso ) ti darai la risposta concreta e definitiva alla tua questio

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  5. Ho lavorato in comunitá da ragazzo. Gli psicofarmaci andrebbero banditi

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    1. Confermo in pieno questi due messaggi. Aggiungo che andrebbero banditi anche gli psichiatri, non psicologi e psicoterapeuti che è tutta un'altra cosa...
      felice giornata :-)

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