giovedì 23 aprile 2020

L'epidemia come strumento per il controllo della società


Da “Sorvegliare e punire” di M. Foucault (1975)
La peste come forma, reale e immaginaria, del disordine ha come correlativo medico e politico la disciplina. Dietro i dispositivi disciplinari si legge l’ossessione dei ‘contagi’, della peste, delle rivolte, dei crimini, del vagabondaggio, delle diserzioni di coloro che vivono nel “disordine”. 
La peste ha suscitato gli schemi disciplinari. Piuttosto che la divisione massiccia e binaria tra gli uni e gli altri, essa richiama separazioni multiple, distribuzioni individualizzanti, una organizzazione in profondità di sorveglianze e di controlli, una intensificazione ed una ramificazione del potere. 
Esiliare il lebbroso e arrestare la peste non comportano lo stesso sogno politico. L’uno è quello di una comunità pura che esilia l’impurità (il malato), l’altro quello di una società disciplinata. Due maniere di esercitare il potere sugli uomini, di controllare i loro rapporti, di sciogliere il loro pericolosi intrecci. 
La città appestata è l’utopia della città perfettamente governata.

2 commenti:

  1. Solo nei Promessi Sposi si appestano anche i cattivacci, grazie alla Provvidenza.. Provvidenza dove sei?

    Ergo il pedante pippone del Manzoni è un libro di fantascienza. Quella buona.

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    1. Concordo e aggiungo un libro molto sopravvalutato quello del Manzoni.

      Gg

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