Mi ci sono riconosciuto. Non mancava neppure Voltaire. In casa ho tremila libri, anche se non li ho mai contati, e sui miei comodini torreggiano. Mi riprometto di finire uno prima di cominciare un altro, ma non va mai così. Ne comincio sempre di nuovi, mentre i precedenti restano sul comodino a futura memoria. In attesa. A volte però li riprendo, se non capita che, togliendo un po’ di polvere dalle mensole, non ne salti fuori qualcuno che catturi la mia attenzione e stimoli la mia curiosità. Quando ne porto a termine uno, esprimo sempre un pensiero di gratitudine, perché mi sembra giusto farlo, dato che l’autore mi ha fatto aumentare il cosiddetto bagaglio culturale. Un bagaglio leggerissimo, tra l’altro. E spero che la mia gratitudine gli giunga, vivo o morto che sia. Che l’editoria fosse sotto il controllo degli Illuminati lo sospettavo da tempo, ma il signor Giuseppe ora me ne dà conferma. D’altra parte, scrittori come David Icke, Zecaria Sitchin, e lo stesso Mauro Biglino, dei quali negli anni ho comprato regolarmente quasi tutti i libri, come potrebbero divulgare le loro conoscenze se non avessero il nulla osta dei padroni del mondo? Tuttavia, anche se autorizzati a pubblicare le loro conoscenze, o le loro opinioni, non mi sento di affermare che ciò che dicono sia sbagliato. Se è vero che i Padroni Universali con la politica ci mentono, ma con il cinema ci dicono la verità, perché non potrebbe valere anche per l’editoria, ciò che si dice del cinema? La Verità, benché sempre sfuggente, la si riconosce facilmente dalla marea di menzogne, per lo meno chi come me ha una mente aperta e allenata, o crede di averla, improntata al discernimento. Io, la Verità, la riconosco per istinto, o per intuito, che dir si voglia. E poi, leggere libri mi appaga, mi fa sentire bene. E di che altro abbiamo bisogno?
Mi attirerò ulteriori antipatie da parte di chi mi critica perché sono ipercritico , ma non ci posso fare niente
RispondiEliminaCi sono libri e libri e dipende dall' approccio che si ha verso il libro.
Se voglio fantasticare e calarmi nei panni del protagonista è un conto , un altro conto è se presumo di avere verità rivelate ( Ike , Sitchin, Biglino ) e su queste costruire una forma mentis.
Come i film ; in film non svelano verità , i film proiettano nella mente il pensiero per costruire la realtà desiderata da chi comanda chi fa il film.
Concordo invece sul fidarsi del proprio intuito , che per essere tale deve essere il più possibile non inquinato da fonti esterne.
Praticamente, sono anni che non leggo più romanzi. Preferisco la saggistica.
EliminaI tre autori da me citati mi piacciono perché mi spiegano verità nascoste, anche se Sitchin, come detto recentemente da Pablo Ayo, ha inventato alcune cose, quando descriveva gli Anunnaki.
Di Icke non voglio dire niente, non mi pronuncio, ma su Biglino ho la certezza che dica cose serie e veritiere.
Se i film non svelano verità, qual è il messaggio di "Truman show", "Matrix", "The Manchurian candidate" e altri?
Il messaggio di Truman show , Matrix e manchurian candidate potrebbe essere che , facendo leva sulle domande che ci si pone , sulle ipotesi , sulle angosce e insicurezze , vogliano darci conferma che effettivamente la realtà è quella che costruiscono e da quella non si scappa.
EliminaPrima di vedere quei film non mi immaginavo niente del genere.
EliminaSe anche altri, come me, mai si sarebbero sognati di vivere in una finzione, in una società fittizia, con "terroristi" governativi che si mettono in movimento dietro preciso ordine, perché avrebbero dovuto girare quei tre film?
Ci hanno prospettato delle situazioni che mai ci sarebbero venute in mente.
E quindi, perché suggestionarci, se non fosse la realtà nascosta delle cose?
<< La Verità, benché sempre sfuggente, la si riconosce facilmente dalla marea di menzogne >>
RispondiEliminaCaro Free, vorrei avere il tuo ottimismo....