Quando ho sentito la
giornalista del TG 5, parlando della visita di Trump in estremo
oriente, dire le testuali parole: “La Cina si candida per assumere
un ruolo di primo piano nel nuovo ordine mondiale”, sono rimasto
impietrito. Si è trattato di uno di quei momenti topici in cui si assiste alla realizzazione di
un evento di cui solo in pochi eravamo
a conoscenza e mi sono venuti in mente tutti quelli che mi hanno
preso per pazzo nei recenti anni, quando parlavo del NWO. La cosa
paradossale, e al contempo triste, è che se per me significa vedere
l’agenda massonico-sionista fare progressi, per le persone che non
si sono mai interessate di questi argomenti, cioè quelle che mi
prendevano per pazzo, è del tutto normale che la Cina, diventata
ormai una grande potenza, si assuma il ruolo di pacificare le guerre
in giro per il mondo, mettendosi a capo di un unico governo
planetario. Non c’è niente di strano se i destini dell’umanità
prendono quella direzione.
E mentre noi abbiamo sempre messo in
guardia chiunque avesse voluto ascoltarci della pericolosità di una
oligarchia che comandi sull’intera popolazione mondiale, per molti
altri, compresi gli ascoltatori del TG5, può anche apparire
un’ipotesi desiderabile. O anche semplicemente inevitabile. Il
potere sull’umanità può anche passare, per
loro, dagli
Stati Uniti alla Cina, purché si evitino i conflitti atomici e
le nazioni smettano di combattersi. Se la Cina dovesse ottenere il
risultato di evitare che il presidente della Corea del Nord faccia
qualche pazzia, le simpatie di milioni di persone saranno indirizzate
verso il governo cinese. E’ una questione di marketing.
Ma c’è un altro
fattore da considerare. Noi studiosi di complotti abbiamo sempre
messo in primo piano il ruolo di Israele e dei sionisti
nell’attuazione del NWO e della Cina ci siamo occupati solo
saltuariamente. Tuttavia, David Icke, sfrondando tutte le sciocchezze
che dice, ha affermato che l’Arconte preposto a dirigere il popolo
cinese non è da meno di quello che sta a capo del giudaismo. Noi
sappiamo poco di come gli Elohim, per usare un nome ebraico, si siano
spartiti il pianeta Terra, ma siamo sicuri che lo abbiano fatto.
Sappiamo anche che ENKI, per usare un nome sumero, è raffigurato
come un serpente, il serpente che tentò Eva, e non a caso per i
cinesi il simbolo tradizionale più forte è il dragone. Se
escludiamo che questa figura si riferisca ai dinosauri, che pure sul
suolo cinese sono abbondantissimi sotto forma di fossili, c’è da
chiedersi se vi è qualche relazione tra il serpente della Genesi,
l’ENKI sumero, Quetzalcoatl, il serpente piumato degli aztechi, e il drago della
simbologia cinese.
Con questo non sto
dicendo che io creda all’esistenza dei rettiliani, ma che tale
simbolo sia presente in tutte le culture arcaiche è un fatto. E
bisognerebbe chiedersi perché. Nel frattempo, se la Cina si mette a
fare le cose sul serio, in relazione all’instaurazione del nuovo
ordine mondiale, siamo fritti! Già come dittatura sono allenati, avendone la struttura mentale, e la
considerazione che i potentati cinesi hanno per il singolo individuo mi lascia sgomento. E ovviamente mi preoccupa un po’ se noi
occidentali laici e liberi pensatori dovessimo finire nelle grinfie
del Dragone. Dio non voglia!
Nuovo ordine mondiale e già stato pronunciato dal nostro presidente emerito sua santità Giorgio napolitano
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