Per fortuna non viviamo più nelle grotte!

Le cose saranno andate veramente così? Due razze di ominidi, una più antica dell’altra, che magari si sono anche incontrate, socializzando o combattendo a seconda delle decisioni del capo tribù. Neanderthal e Cromagnon, che si sono visti da lontano, che hanno avuto contatti ravvicinati, che occupavano le stesse zone di caccia, cacciando le stesse marmotte, gli stessi cervi, gli stessi bisonti. Ma se ipotizziamo che i più antichi Neanderthal non brillassero per intelligenza, possiamo accettare che abbiano preferito vivere in spelonche, mentre gli Homo sapiens, spuntati chissà da dove nel corso delle loro migrazioni, abbiano imparato a costruirsi case in legno, più confortevoli e meno umide di una grotta stillante umidità. Eppure, io sono convinto che nello stesso periodo in cui le grotte di Pradis erano occupate dai cacciatori di marmotte, in altre zone del globo esistessero civiltà avanzate e dotate di strumentazione tecnologica, che gli permetteva di erigere monumenti e altri manufatti in pietra del peso di svariate tonnellate. Con quali diavolerie aliene avranno manipolato il Trilithon del Libano, se non con dispositivi antigravitazionali? Intanto, mentre in Medio oriente (e in Egitto con le piramidi) c’era chi erigeva monumenti ciclopici, nelle grotte di Pradis continuavano a mangiare marmotte. I soliti ottusi polentoni!

Addendum. Il video che mi ha fatto tribolare e a cui ci tenevo particolarmente, è anche quello che ha una qualità d’immagine inferiore agli altri. Tra la mancanza di campo nella zona montana dove mi trovavo e le difficoltà inerenti la barriera di memoria dei 25 megabite, per trasferirlo dal cellulare al computer, ho sudato le sette camicie, facendo intervenire amici e parenti, per riuscire finalmente a pubblicarlo. Non ci sono parole per descrivere la frustrazione che provavo ad ogni fallito tentativo. Ora è visibile, ma bisogna accettarlo così com’è: mosso. Con la videocamera che sto aspettando, non avrò più di questi problemi.